di inoltrare alla Regione la richiesta di istituzione della “zona arancione”. Sarà il Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Sicilia a valutare adesso i dati e decidere in merito ad eventuali restrizioni. Una iniziativa che il sindaco Ruvolo ha assunto, seppure Ribera al momento non superi gli altri parametri che fanno scattare l’ordinanza di istituzione della zona arancione. Non si guarda, infatti, solo il dato dei contagi. Su oltre 200 attuali posititi sono solo 3 i soggetti ricoverati in ospedale e poi c’è da tener conto della percentuale di soggetti vaccinati che, così come in tutto il distretto socio sanitario, supera la soglia minima. E’ all’87%. Ciononostante , il sindaco di Ribera ha chiesto all’ASP di inviare i dati e la relativa richiesta della zona arancione al Dasoe.
Il timore che anche stamattina ribadisce è che per 202 casi accertati ce ne siano anche il doppio, ossia che i numeri del contagio siano molto più elevati. Peraltro si attende l’esito di tanti tamponi molecolari.
Ad oggi il 60% degli oltre 200 casi accertati riguarda sono under 40;
il 32% persone tra 40 e 70 anni e l'8% ultrasettantenni.
La gravità della situazione è nei numeri continua a ribadire il sindaco che ritiene necessario porre in essere tutte le misure, sanitarie e non, a partire dai maggiori controlli, per arginare l’escalation di contagi, anche se ovviamente la decisione di eventuali provvedimenti restrittivi spetta adesso alle autorità sanitarie regionali. Intanto Matteo Ruvolo ha già fatto quanto di sua competenza, ossia ha sospeso tutti gli eventi del Natale a Ribera. Una decisione assunta assieme alle associazioni che avevano collaborato per mettere a punto il caldendario degli eventi previsti fino al 6 gennaio. E’necessario evitare ogni occasione di contagio e adesso, ribadisce, spetta anche ai gestori di locali e attività commerciali contribuire con il rispetto delle regole alla ulteriore diffusione del virus.