La disposizione è stata firmata questa mattina dal commissario dell’ASP Mario Zappia per far fronte ai ricoveri dei pazienti contagiati e che necessitano di cure ospedaliere. Il Covid Hospital di Ribera è saturo e non c’erano alternative, nell’immediato, se non riconvertire la medicina dell’ospedale di Agrigento mettendola a disposizione dei pazienti covid. In questa prima fase sono venti i posti letto che saranno attivati al San Giovanni di Dio, domani o al massimo a Capodanno. Da alcuni giorni, peraltro, l’astenteria dell’ospedale agrigentino accoglie alcuni pazienti covid. Si sta lavorando anche per attivare nuovi posti letto a Ribera.
La curva del contagio continua a crescere in maniera preoccupante anche in provincia di Agrigento e, seppure la percentuale degli attuali ricoverati non è paragonabile a quella dellp scorso anno quando ancora non c’era il vaccino, l’Azienda Sanitaria Provinciale deve correre ai ripari.
Il bollettino di stamattina registra 45 ricoverati al Fratelli Parlapiano, di cui 3 in terapia intensiva, ma con 5 persone in attesa al pronto soccorso. Nelle ultime 24 ore si sono registrati due decessi, si tratta di un 58enne di Castrofilippo e di una persona originaria di Gela che era ricoverata al Covid Hospital di Ribera.
Non solo i ricoveri. Anche in provincia di Agrigento si registrano problemi sul fronte dei tamponi e dei vaccini. Il tracciamento è ormai saltato da tempo. Impossibile con gli attuali numeri del contagio, ha ammesso il commissario dell’ASP Mario Zappia. L’Usca non riesce assolutamente a risalire ai contatti dei positivi e, anche i contagiati, sono costretti a lunghe attesa per effettuare il tampone di verifica e avere i risultati.
Tutto ciò determina anche code ai drive-in che, è notizia di ieri, saranno raddoppiati a Sciacca e Agrigento e attivati in altri cinque comuni della provincia. Il problema è anche quello del personale sanitario e amministrativo chiamato a fronteggiare l’incremento dei contagi e la corsa alla terza dose dei vaccini negli hub.
L’Azienda Sanitaria ha pubblicato un avviso rivolto ai medici di medicina generale, ma anche ai laureati in medicina e chirurgia abilitati a manifestare l’eventuale disponibilità a far parte delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Saranno impegnati fino al 31 marzo. Si conta di destinare 4 medici ad Agrigento e 2 per ogni altro distretto sanitario della provincia: Sciacca, Ribera, Casteltermini, Canicattì e Licata.