Oltre al documento dell'Anci, i primi cittadini della provincia hanno preso posizione nelle scorse ore invocando uno screening urgente da parte dell'Asp. Screening in assenza del quale emaneranno ordinanze di mantenimento della chiusura (contrariamente a quanto disposto dal governo nazionale) almeno fino al 15 di gennaio.
Insomma: ritengono, alla luce della situazione, che le scuole non possano riaprire lunedì 10 gennaio. I sindaci, alla luce della terribile esplosione pandemica, al fine di tutelare la salute pubblica delle proprie comunità, chiedono all'Asp e alle istituzioni tutte l'attivazione dello screening della popolazione scolastica da effettuarsi entro il 9 gennaio, per poter far ripartire le scuole, almeno in parziale sicurezza.
Altissima la tensione e la preoccupazione per la fine delle vacanze natalizie ed il ritorno tra i banchi di migliaia di ragazzi in un momento dove i contagi crescono in modo vertiginoso, peraltro in presenza di un disallineamento dei dati per la difficoltà di confermare ufficialmente molti positivi. Evidenziano inoltre, i sindaci agrigentini, che la variante Omicron ha una contagiosità molto alta e, pertanto, c'è il serio rischio che con il ritorno a scuola, i contagi possono moltiplicarsi ulteriormente.
"In assenza dell'effettuazione dello screening - dicono i sindaci - procederemo ad emettere ordinanza per vietare la chiusura dei plessi scolastici, almeno fino al 15 gennaio, di tutte le scuole di ogni ordine e grado pubbliche o private. Abbiamo il dovere di tutelare la salute delle nostre comunità. Tra l'altro moltissimi dirigenti scolastici, attualmente più di 600 (tra cui diversi siciliani) hanno scritto al Governo chiedendo di optare per la Dad addirittura fino al 31 gennaio prossimo, in quanto ritengono anch’essi che sia davvero difficile in questa fase garantire la massima sicurezza".
In un post sulla sua pagina Facebook Francesca Valenti ha evidenziato come i contagi aumentano vertiginosamente, il tracciamento è saltato, tamponi e mascherina Ffp2 scarseggino, Dipartimento di Prevenzione e Usca non sono in condizione di far fronte alle centinaia di segnalazioni, non si sanno quanti siano realmente i positivi al Covid e quanti tra questi siano studenti e personale scolastico. "Indispensabile che arrivino uomini e mezzi per far fronte all'emergenza".