per la manutenzione straordinaria delle Terme di Sciacca e di Acireale. Un impegno mantenuto, un provvedimento necessario a causa del prolungato inutilizzo degli immobili, dopo la disposizione di chiusura adottata dal governo Crocetta, ha dichiarato il presidente Musumeci.
Secondo il Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca si tratta però del classico “pannicello caldo” che non risolve nulla e che serve solo a gettare un po’ di fumo negli occhi all’opinione pubblica per fini politici e insieme elettoralistici.
Ben altre sarebbero le somme necessarie per eseguire una vera manutenzione straordinaria che dopo sette anni di chiusura dei due complessi termali è diventa assolutamente necessaria per salvaguardare gli immobili e l’impiantistica. Dunque, per il Comitato Saccense i tre milioni di euro stanziati dalla Regione sono solo briciole e l’ennesimo tentativo di manipolare la realtà. Già il 14 maggio scorso era stato dato mandato al Dipartimento regionale delle finanze e del credito per definire le attività al fine di rendere possibile, previa individuazione del fabbisogno finanziario,
l’esecuzione di interventi strutturali urgenti e indifferibili” sui due complessi termali siciliani. Poi a dicembre il convegno sulle Terme nel corso del quale si è annunciato il finanziamento e
soltanto inneggiato al valore e alle potenzialità delle Terme. Insomma, solo parole per il Comitato Civico Patrimonio Termale e nessuna chiarezzza sulle soluzioni per arrivare alla riapertura delle strutture, a parte l’ormai famoso e misterioso “percorso INAIL”. Anche su questo percorso, però, nulla di certo e di concreto è dato sapere, dopo la scadenza del termine del 30 settembre entro la quale la Regione avrebbe dovuto inviare la documentazione richiesta dall’istituto.
Sulle Terme, per il Comitato saccense, solo mistero da parte del presidente della Regione e dell’assessore Armao e il rifiuto a confrontarsi con le associazioni e i cittadini.