attraverso la misura del cosiddetto “Superbonus 110 per cento” introdotta dal governo con il “Decreto Rilancio” anche per aiutare l'economia falcidiata dal Covid, hanno permesso ad uno dei settori artigianali da anni più in sofferenza economica di potersi in qualche modo riprendere. Al punto tale da avere registrato addirittura un 20% in più rispetto all'anno precedente. Ad approfittare degli sgravi sono stati soprattutto i condomini, ma non solo loro, quindi anche residenze private, seconde case ed edifici commerciali.
Il rifacimento delle facciate, conseguente all'irrobustimento dei manufatti, ha visto le imprese edili in condizione di potere recuperare una parte del terreno perduto nel corso degli ultimi vent'anni. E sono stati obiettivi piuttosto importanti quelli già raggiunti e quelli che si potranno raggiungere, sia dal fronte della rinnovata sicurezza degli edifici, sia dal punto di vista del miglioramento energetico, tra sostituzione di infissi e posa di impianti fotovoltaici e pannelli solari, anche se su questo fronte specifico la Sicilia rimane ancora un po' indietro, soprattutto sul piano di una giusta consapevolezza. Nella nostra regione gli investimenti fin qui fatti sfiorano già il miliardo di euro. Numeri significativi, che stanno incidendo in maniera concreta sul Prodotto Interno Lordo. È proprio l'edilizia a trainare il Pil siciliano, con un aumento sul 2021 del 5,2% e con proiezioni molto interessanti anche per i prossimi anni. Insomma: grazie al superbonus l'economia siciliana potrebbe riprendersi in maniera significativa.
Il successo della misura si spiega con la possibilità per i cittadini di disporre interventi edilizi e di efficientamento energetico senza spendere un centesimo. In realtà il Superbonus si suddivide in due tipologie di interventi: il Super Ecobonus agevola i lavori di efficientamento energetico; il Super Sismabonus incentiva quelli di adeguamento antisismico. L’incentivo consiste in una detrazione fiscale del 110% che si applica sulle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali e, per la parte di spesa sostenuta nell'anno 2022, in quattro quote annuali di pari importo. Per gli IACP (Istituti Autonomi Case Popolari) il limite temporale entro il quale è possibile detrarre le spese si estende fino al 31 dicembre 2022, prorogabili ulteriormente fino al 30 giugno 2023 qualora siano stato completati almeno il 60% dei lavori al 31 dicembre 2022. Per i condomini, il limite temporale è esteso fino al 31 dicembre 2022 qualora siano stati completati almeno il 60% dei lavori al 30 giugno 2022. Per poter godere del Super Ecobonus è necessario effettuare almeno un intervento cosiddetto “trainante”. Gli interventi trainanti consistono nell’isolamento termico dell’involucro dell’edificio, che sia plurifamiliare o unifamiliare, nella sostituzione degli impianti termici con impianti centralizzati, nella sostituzione degli impianti termici su edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno. Una volta eseguito almeno uno degli interventi trainanti, il beneficiario può decidere di effettuare anche gli interventi cosiddetti “trainati”, come la sostituzione degli infissi, le schermature solari, l’installazione di impianti fotovoltaici, dei sistemi di accumulo, delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, degli impianti di domotica, l’eliminazione delle barriere architettoniche per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità e per le persone con età superiore ai 65 anni, e molto altro. L’insieme di questi interventi (trainanti e trainati) deve comportare un miglioramento minimo di almeno due classi energetiche dell’edificio o dell’unità immobiliare sita all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno.