ma c’è già la richiesta di proroga del provvedimento a fronte di una curva del contagio che continua a salire. Ad oggi sono poco meno di 600 gli attuali positivi e nonostante un consistente numero di guarigioni registrate negli ultimi giorni.
Il sindaco Matteo Ruvolo ha già concordato con i vertici dell’ASP di Agrigento la richiesta di proroga che è stata già inoltrata alla Regione. L’ordinanza deve, infatti, essere firmata dal Presidente Nello Musumeci. La zona arancione a Ribera dovrebbe rimanere in vigore per altri 7 giorni consentendo così di prorogare anche la chiusura delle scuole indipendentemente da quelle che saranno le decisioni del governo regionale. Il sindaco Matteo Ruvolo ha annullato l’ordinanza con la quale la scorsa settimana aveva disposto la chiusura delle scuole in virtù della sopraggiunta disposizione del governo regionale che ha prolungato in Sicilia le vacanze natalizie fino a domani. Sono pronto a disporre la sospensione dell’attività didattica in presenza, in tutte le scuole di Ribera, per tutto il periodo in cui il comune rimarrà in zona arancione, ha precisato anche stamattina.
In zona arancione, al momento, si trovano altri due comuni della provincia. Si tratta di Canicattì e Palma di Montechiaro e fino a mercoledì 19 gennaio.
Il dipartimento di prevenzione dell’ASP si trova però a esaminare altre richieste. Il sindaco di Santa Margherita Belice Franco Valenti già ieri sera ha annunciato di avere chiesto la zona arancione. I numeri del contagio, ma soprattutto quelli dell’occupazione dei posti letto negli ospedali, sembrano proiettare verso la zona arancione tutta la Regione. Non è da escludere che la Sicilia cambi colore già da lunedì 17 gennaio, anzi è probabile. Attualmente peraltro sono già 46 i comuni siciliani in zona arancione e a questo elenco tanti altri se ne aggiungeranno tra oggi e domani. La stessa decisione del Presidente Musumeci e dell’assessore Lagalla di temporeggiare rispetto alla riapertura delle scuole sembra confermare che dalla prossima settimana, con la Sicilia in zona arancione, si possa disporre la didattica a distanza senza contravvenire alle disposizioni del governo nazionale.