Il servizio di ritiro dei rifiuti alle famiglie in quarantena per casi di positività al Covid sta costringendo i sindaci dei comuni agrigentini ad una vera e propria corsa contro il tempo. L’Asp, come è noto, ha comunicato che da giovedì 13 gennaio non sarà più in grado di garantire il servizio, come avvenuto finora. In realtà è stata la Regione Siciliana a consentire alle Aziende Sanitarie provinciali, in caso di motivata impossibilità, di delegare i comuni all’espletamento del servizio. Disposizione che ieri aveva generato la forte presa di posizione del segretario Provinciale del Pd Simone Di Paola che aveva parlato di Regione che scarica ogni incombenza sui sindaci. Ne è scaturita una polemica politica con l’esponente di Diventerà Bellissima, il consigliere comunale di Agrigento Roberta Zicari che a sua volta ha accusato il Pd di sterile campagna elettorale. E’ stata solamente chiesta collaborazione ai comuni nella gestione di un servizio importante fermo restando che le spese rimangono a carico delle ASP, ha puntualizzato il consigliere di Diventerà Bellissima. I comuni, insomma, devono solo anticipare i fondi per garantire la raccolta dei rifiuti alle famiglie in quarantena. E, infatti, stamattina l’amministrazione comunale di Sciacca ha approvato la variazione al bilancio per poter affidare il servizio ad una ditta specializzata per un paio di mesi. Si sta ancora procedendo all’individuazione dell’impresa e, quindi, difficilmente si riuscirà a garantire il servizio già da giovedì 13 gennaio. Analoga situazione si sta registrando nel resto della provincia, anche se alcuni comuni sono già nella fase dell’affidamento del servizio. Non è solo un problema economico, ossia di anticipazione delle somme. La difficoltà reale sta nella gestione del servizio posto che attualmente i sindaci non sanno più chi e quanti sono i positivi al Covid. Tra nuovi contagiati e guariti ormai il sistema è in tilt, come dimostra il tracciamento ormai saltato da settimane. I comuni, quindi, devono incaricare ditte specializzate, ma fornire anche elenchi aggiornati dei soggetti contagiati ai quali garantire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti considerali speciali. Facile sulla carta, non nella realtà di una situazione epidemiologica ormai fuori controllo.