l’Ufficio del Genio Civile è riuscito ad approntare una perizia di pronto intervento, ad appaltare i lavori in regime di somma urgenza ed a rimuovere i massi, che si erano staccati dal costone roccioso a monte della strada, minacciando la sicurezza degli automobilisti in transito sulla SS118.
Effettuata tempestivamente la prima fase dei lavori di messa in sicurezza del versante, con la rimozione dei grossi massi che rischiavano, come già peraltro accaduto a dicembre, di rotolare velocemente a valle, invadendo la sede stradale e rappresentando dunque un grave pericolo per la pubblica incolumità. Vista la natura del costone a monte della SS118 sarà necessaria anche la collocazione di una rete paramassi, al fine di scongiurare il rischio che, in futuro, il tratto della strada statale in cui si sta intervenendo possa essere raggiunta da altri blocchi calcarei, che dovessero staccarsi dallo stesso costone.
L’esecuzione dei lavori della prima fase, consentirà già da questa sera all’Anas di riaprire al traffico l’importante arteria statale di collegamento tra i Comuni dell’entroterra agrigentino ed il Capoluogo di Provincia, sebbene si tratti al momento di un’apertura a senso unico alternato, lungo la corsia sinistra della statale, procedendo da Agrigento verso Raffadali. La corsia destra continuerà infatti a rimanere chiusa al traffico per consentire, l’esecuzione dei lavori della seconda fase, consistenti nella realizzazione di una barriera paramassi con fondazioni su pali.
Nei prossimi giorni, saranno eseguiti i sondaggi e le prove geotecniche, al fine di ricavare le caratteristiche dei terreni di fondazione e di procedere, di conseguenza, al dimensionamento della rete paramassi, dei tiranti e dei pali di fondazione.
“Se le condizioni climatiche ce lo consentiranno, ha dichiarato il capo del Genio Civile Rino La Mendola, completeremo i lavori entro un mese, assicurando, già a metà febbraio, la riapertura in sicurezza della SS118, in entrambe le corsie”.