già stanziati dal governo Musumeci per la realizzazione di infrastrutture pubbliche. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, offre risposte concrete alle giuste istanze avanzate dalle comunità locali, a distanza di 54 anni dal terremoto che colpì gravemente questa porzione di territorio siciliano. Il governatore siciliano lo ha annunciato, questo pomeriggio, incontrando nella sede del Comune di Marsala, una delegazione dei sindaci dei 21 Comuni della Valle, coordinati dal primo cittadino di Partanna, Nicolò Catania. I Comuni interessati sono: Bisacquino, Campofiorito, Camporeale, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Corleone, Giuliana, Monreale e Roccamena, nel Palermitano; Calatafimi Segesta, Gibellina, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa e Vita, in provincia di Trapani; Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belice, nell'Agrigentino. «Le risorse, già destinate lo scorso anno - dice Musumeci - ci sono ed è stato completato l'iter amministrativo per renderle disponibili. Adesso bisogna procedere con una sollecita ricognizione dei progetti in possesso dei singoli Comuni. Prosegue, quindi, l'impegno del governo regionale per valorizzare un territorio che, a distanza di oltre mezzo secolo, porta ancora le ferite di quel tragico evento. Ci aspettiamo, inoltre, che anche il governo centrale faccia la propria parte, quella più cospicua, per la realizzazione di infrastrutture pubbliche che la comunità del Belice attende dal 1968». Nello specifico, potranno essere proposti investimenti per opere dotate di progettazione di livello almeno definitivo. Gli investimenti dovranno essere privi di copertura finanziaria per il loro valore complessivo o per una quota parziale. I sindaci dovranno trasmettere alla Presidenza della Regione, entro il 20 gennaio, l'elenco dei progetti per la realizzazione di opere pubbliche, anche per adeguamento, rifunzionalizzazione e ristrutturazione di impianti, edifici e opere esistenti.