questa volta destinata alla Francia per una nuova speranza di vita. Si tratta del trentaduesimo trapianto, il terzo negli ultimi due mesi, per la struttura saccense che fa seguito a quello del 4 gennaio scorso quando una unità era stata inviata ad un centro trapianti della Lombardia per una paziente affetta da leucemia acuta. Anche questa ulteriore sacca partita per la Francia servirà per una donna affetta da leucemia acuta. Nel novembre 2020, come si ricorderà, un’altra sacca era stata ceduta in favore di un piccolo paziente ungherese di appena due anni poi guarito dalla leucemia grazie al trattamento. La Banca del cordone ombelicale del presidio ospedaliero saccense, diretta dal dottore Pasquale Gallerano e fondata dal dottore Lillo Ciaccio, così come tutte banche cordonali in Italia, custodisce le staminali destinate alla rigenerazione dei globuli bianchi, rossi e delle piastrine. Il sangue cordonale, oltre alla capacità di rigenerare un midollo sano, ha dimostrato doti rigenerative, riparative dei tessuti e di facilitazione della guarigione di lesioni cutanee e mucose. Tutte le unità ritirate dai punti nascita e non idonee per trapianto vengono convertite dagli operatori della struttura saccense nella produzione di farmaci, quali gli emocomponenti ad uso non trasfusionale.