Sono queste alcune delle richieste di Cgil, Cisl e Uil alla base della giornata di mobilitazione nazionale di questa mattina in vista della vertenza pensioni in atto al Governo. Sit – in delle sigle sindacali anche in provincia di Agrigento, davanti la Prefettura. Cgil, Cisl e Uil hanno presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e contestualmente al prefetto di Agrigento Nicola Diomede una proposta unitaria che intende superare le attuali rigidità e favorire il turn over generazionale, per rendere più equo l’attuale sistema previdenziale. Nella lettera presentata loro i sindacati chiedono il blocco dell’adeguamento all’aspettativa di vita, previsto per il prossimo 2019, e che al contempo si avvii un tavolo di studio per individuare un nuovo criterio che rispetti le diversità e le peculiarità di tutti i lavori. Per sostenere le future pensioni dei giovani, i sindacati propongono l’utilizzo di uno strumento che, valorizzando la storia contributiva dei lavoratori, ne sostenga il futuro reddito previdenziale e, contemporaneamente, che si superino gli attuali criteri previsti nel sistema contributivo, una vera e propria penalizzazione per i lavoratori con redditi più bassi. “È necessario porre fine alle disparità di genere che ancora penalizzano le donne nel nostro Paese” - si legge nella lettera a firma dei segretari generali Raso, Sàia e Acquisto, che continuano - “occorre una misura più ampia con il riconoscimento di un anno di anticipo per ogni figlio, fino a un massimo di tre, e il riconoscimento di un bonus contributivo per i lavori di cura, al fine di migliorare le pensioni delle donne”. “È fondamentale – scrivono i sindacati - il rilancio delle adesioni della previdenza complementare estendendo la fiscalità incentivante, prevista per i lavoratori privati, anche a quelli del settore pubblico”. “Occorre operare una separazione contabile della spesa previdenziale da quella assistenziale al fine di dimostrare che la spesa per pensioni, in Italia, è sotto la media europea". Secondo CGIL, CISL e UIL bisognerebbe, poi, varare subito una riforma della governance dell’Inps e dell’Inail per realizzare un sistema efficiente, trasparente e partecipato. Massimo Raso, Maurizio Sàia e Gero Acquisto chiedono, infine, il ripristino della piena indicizzazione delle pensioni introducendo un nuovo paniere e recuperando quanto perso in questi anni.