il secondo circolo didattico Sant’Agostino e la scuola media Inveges di Sciacca. E’ quanto emerge dopo l’approvazione del piano di dimensionamento scolastico da parte dell’assessorato regionale all’istruzione. Non era quello che aveva deliberato la Conferenza Scolastica Provinciale nel novembre dello scorso anno e che era stata fortemente contestata dall’amministrazione comunale di Sciacca che, peraltro, non aveva potuto partecipato alla riunione che si era svolta all’indomani del violento nubifragio che ha causato tanti disastri in città. In sede provinciale, infatti, era stato deliberato l’accorpamento dei due istituti saccensi, Sant’Agostino e Inveges, e non era stata neanche accolta la successiva richiesta di riconvocare e ridiscutere la decisione alla presenza del rappresentante dell’amministrazione comunale di Sciacca. A distanza di mesi, però, l’assessorato regionale all’istruzione ha deciso diversamente per le due scuole saccensi. E’ un grande risultato, siamo contenti che l’assessorato regionale abbia condiviso le nostre ragioni mantenendo l’autonomia delle due scuole, ha commentato l’assessore
Gisella Mondino.
Per altri comuni della provincia sono state mantenute le decisioni assunte a suo tempo dalla Conferenza Scolastica Provinciale. E arrivano forti contestazioni per l’accorpamento tra l’Istituto comprensivo Fra Felice di Sambuca e l’Istituto comprensivo Tomasi di Lampedusa di Santa Margherita Belice deliberato con l’approvazione del piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Regione Siciliana 2022/23. E’ il segretario della Cgil scuola di Agrigento Gaetano Bonvissuto a evidenziare come le due scuole necessitano di mantenere la loro autonomia, in deroga al criterio del raggiungimento dei 500 studenti, per una migliore gestione e organizzazione delle attività, secondo esigenze e caratteristiche dei loro territori.