In provincia di Agrigento si registra una crescita pressoché inesistente, un +1,3%), ma è entrando nel dettaglio che ci si accorge di come sta cambiando il tessuto commerciale ed urbano nelle nostre città e nei nostri paesi. Sono 444 i negozi chiusi negli ultimi due anni. I dati arrivano da Confcommercio Agrigento e dal presidente provinciale, Giuseppe Caruana che parla di “Staticità e regressione in alcuni settori fondamentali che hanno da sempre trainato l'economia agrigentina. Una crisi che colpisce laddove troppe volte le saracinesche sono state abbassate a causa dell'emergenza Covid: il commercio al dettaglio, all'ingrosso e la ristorazione sono i settori più colpiti, le cui difficoltà si ripercuotono, giocoforza, su tutto il tessuto economico. Tutto ciò si evince in base ai dati elaborati dall'ufficio Statistica di Unioncamere Sicilia, sulle rilevazioni effettuate da Movimprese e relativi agli anni 2020 e 2021, ovvero al secondo anno dell’era della pandemia.
Una situazione dalla quale emergono due condizioni negative: un sostanziale immobilismo e una generale recessione che fa da traino alla desertificazione in atto nei centri abitati. Condizioni – evidenzia Giuseppe Caruana- che erano già conosciute come croniche nel nostro territorio, alle quali l'emergenza Covid ha dato ulteriore accelerazione. A tutto ciò si aggiunge l’impennata dell'inflazione, con materie prime più che raddoppiate in quasi tutti i settori, oltre al costo dell'energia che è già diventato un problema all'interno delle aziende che rischiano la chiusura per questa negativa evoluzione dei costi da sostenere.“
Bisogna reagire, unire le forze ed insieme a tutti i livelli di governance individuare strategie comuni – continua Caruana- che aiutino il sistema a riprendere un cammino virtuoso. La ripresa del sistema equivale alla ripresa delle città in cui le attività commerciali operano, concetto che il presidente di Confcommercio ha più volte ribadito assieme alla disponibilità dell’associazione a fare la propria parte.
Una fotografia preoccupante della situazione relativa al comparto commerciale della provincia di Agrigento quella che è arrivata dal presidente Giuseppe Caruana alla vigilia dell’entrata in vigore della nuove regole sul green pass base, quello che si ottiene anche con il tampone, che sarà necessario per poter accedere anche nei negozi al dettaglio.
Confcommercio evidenzia che i titolari delle attività, come chiarito dal Governo, non devono effettuare necessariamente i controlli all’ingresso ma anche all'interno della propria attività e possono avvenire a campione. C’è il timore, pur nella consapevolezza che è necessario guardare all’obiettivo primario della tutela della salute, che l’obbligo del green pass anche per entrare nei negozi ( fatta eccezione per il settore alimentare e dei beni ritenuti essenziali) contribuisca ad un ulteriore calo delle vendite, già visibile da settimane e nonostante il periodo dei saldi.