oggi tutto può fare fuorché sorprendere la cessione dell'ex Motel Agip da parte della liquidazione della "Terme di Sciacca Spa" in capo a Carlo Turriciano. Un milione di euro la cifra che la neonata società agrigentina Tao Turismo pagherà per acquisire l'edificio, un tempo attività ricettiva, poi sede di uffici. La prospettiva sembra quella di un ritorno all'utilizzo alberghiero. È il secondo bene che Carlo Turriciano riesce a vendere per pagare i debiti. Il primo furono le Piscine Molinelli. Anche se in quel caso ad acquistarle (bizzarria tutta siciliana) fu la stessa Regione che ne era già proprietaria.
A Turriciano resta da vendere il piccolo albergo del Monte Kronio. Quello che viene fuori, e che induce a riflettere, è la sostanziale parcellizzazione di un patrimonio che, con gestioni diverse tra di loro, rischia di far saltare il sistema, impedendo così di "fare rete", come dicono gli esperti di economia. Alfredo Ambrosetti ha ricondotto la matrice di tutti gli sbagli sulle terme al 2005, anno della discussa costituzione del Cda e di quella società per azioni poi finita in una liquidazione che sta costando tantissimo, in termini monetari pregressi ma anche in termini di prospettive future.
E i percorsi attuali sono distinti e separati: da un lato la liquidazione dei beni di proprietà della Spa, dall'altro lato la ricerca da parte della Regione di un privato a cui affidare la gestione degli altri immobili. Ma chi temeva lo "spezzatino", oggi si rende conto che lo "spezzatino" è in atto. Ma come sarebbe possibile per un imprenditore gestire lo stabilimento delle cure termali senza disporre anche del Grand Hotel o delle stufe vaporose di San Calogero? La verità è che siamo fermi al palo. E c'è da scommettere che la questione terme sarà al centro anche della prossima campagna elettorale. Le avvisaglie ci sono tutte. Tanto più che da più parti non si condivide l'impostazione secondo cui il comune non dispone di poteri se si considera che la proprietaria delle Terme rimane la Regione Siciliana.
Oggi sul tema prende posizione il deputato regionale Matteo Mangiacavallo, assai critico di fronte alla mancata acquisizione dell'ex Motel Agip da parte dei comune di Sciacca attraverso il procedimento di compensazione dei crediti vantati con la società in liquidazione. Mangiacavallo parla di "grande opportunità persa per Sciacca, che denota quella che il parlamentare definisce "la totale assenza di visione dell'attuale amministrazione comunale verso il futuro della nostra città". Il comune vanta un credito di due milioni, il doppio del valore attuale dell'ex Motel Agip, che il deputato di Attiva Sicilia definisce "irrisorio".
Mangiacavallo ribadisce che l'ex Motel rappresenta il biglietto da visita della città di Sciacca, e sarebbe stato il luogo ideale dove creare una sorta di centro direzionale dove trasferire anche gli uffici comunali al servizio ai cittadini, anche al fine di ridurre la portata del traffico veicolare “necessario” verso il centro storico. Invece, per Mangiacavallo l'amministrazione Valenti ha scelto di non considerare plausibile quella che per lui sarebbe stata invece una grande opportunità, lasciando questo bene all'utilizzo dei privati.
Privati rispetto ai quali lo stesso parlamentare all'Ars si augura che possano almeno loro concorrere a creare strumenti di crescita per la nostra città”.