Nel giorno in cui la città ricorda quando, nel 1626 venne liberata dalla peste grazie alle preghiere dei fedeli e alla loro devozione nei confronti di Maria Santissima del Soccorso, oggi, per il secondo anno consecutivo, il sumulacro della Madonna, nel pomeriggio, non sarà condotto in spalla ed a piedi nudi dai marinai per le vie del centro storico.
L'ultima processione della Madonna del Soccorso, patrona di Sciacca, risale al 2 febbraio 2020. Subito dopo, è arrivata la pandemia che ha bloccato tutte le manifestazioni, anche quelle religiose. A Lei ci si è affidati in questi ultimi due anni, invocando la liberazione dalla pandemia da covid che ha causato tante vittime anche in città. Quest'anno si era persino pensato di non collocare la statua al centro del presbriterio, come sempre avvenuto prima dell'inizio dell'ottavario per avvicinare, ideologicamente, Maria Santissima del Soccorso ai suoi figli di Sciacca. A causa, proprio, dell'elevato numero di positivi al covid, si temeva che potessero crearsi assembramenti attorno al simulacro. Timori poi superati, grazie anche ad una serie di accorgimenti che sono stati adottati e che non permettono, ad esempio, ai fedeli di toccare e baciare la statua.
Ma la fede è altro, è soprattutto preghiera. Questa mattina, tra le tante messe in programma, la celebrazione eucaristica delle ore 10:00 è stata dedicata ai portatori della Madonna, fermi per la quarta volta in due anni. L'associazione dei portatori ha provveduto ugualmente a collocare la tradizionale corona di luci in via Licata, nel punto in cui si è sempre svolta la cosiddetta “fumata”. Luminaria installata dalla ditta di illuminotecnica Ippolito Venturieri. Un modo per continuare, in qualche modo, la tradizione secolare, nella speranza che il prima possibile si possa tornare alla normalità, come hanno dichiarato i portatori questa mattina ai nostri microfoni. E proprio con questa speranza si è deciso di lasciare il simulacro della Madonna sul presbiterio fino alla fine della pandemia.
Anche senza processione, i saccensi continuano a manifestare la propria vicinanza alla Madonna in modo individuale. Ieri, nel giorno del Voto, nonostante il freddo ed a tratti la pioggia, in tanti, rosario in mano, hanno percorso il tragitto che conduce dalla chiesa di Sant'Agostino alla chiesa madre, per rinnovare, singolarmente, il proprio affidamento a Maria Santissima del Soccorso. E sono stati anche tanti i fedeli che hanno preso parte alle celebrazioni eucaristiche dell'ottavario, iniziato lo scorso 25 gennaio e culminate ieri con la concelebrazione dei rappresentanti del clero di Sciacca e la promessa rinnovata del primo cittadino, Francesca Valenti.
Vista la capienza massima consentita di circa 200 persone all'interno della chiesa madre, la nostra emittente ha proposto, volontariamente, sui propri canali, tv e social, tutti i giorni, la santa messa del mattino. Celebrazioni che sono state parecchio seguite, oltre le aspettative, da chi non poteva fisicamente essere presente in chiesa. Non solo anziani, anche ricoverati negli ospedali, chi lavora tutto il giorno, per non parlare di quei saccensi emigrati altrove, anche oltreoceano. Attraverso la nostra pagina Facebook persino gli amici affezionati di Boston, di origini saccensi, hanno potuto assistere alle Sante Messe officiate a Sciacca.
La speranza, adesso, è che, ancora una volta, la Madonna vegli su Sciacca e sul mondo intero, ponendo fine alla pandemia. È ancora presto immaginare quando potrà svolgersi di nuovo la processione in onore di Maria Santissima del Soccorso. L'auspicio, naturalmente, è che ciò possa accadere già il prossimo 15 agosto.