su 43.692 tamponi processati. Ieri erano stati 6.452 su poco più di 39 mila test. Nell’isola si contano altri 44 decessi. E’ quanto viene fuori dal bollettino del Ministero della Salute. Un leggero aumento dei contagi, ma per fortuna diminuisce la pressione sugli ospedali, sia in area medica, sia in terapia intensiva. Sono 1.425 le persone ricoverate, 42 in meno rispetto a ieri. In terapia intensiva sono 133 i posti letto occupati, 7 in meno rispetto a ieri, ma con 3 ingressi nelle ultime 24 ore. Il dato rilevante è poi quello delle guarigioni, sono state 2.654.
Va inoltre evidenziato che dei 44 decessi comunicati oggi al Ministero solo 9 si riferiscono alle 24 ore precedenti, gli altri risalgono al periodo dal 26 gennaio all’1 febbraio. Il bilancio delle vittime nell’isola sale a 8.702.
Sono 262.775 i siciliani attualmente positivi. L’isola oggi è al sesto posto in Italia per numero di nuovi casi. A livello provinciale sono 450 i nuovi positivi nell’agrigentino. In provincia di Palermo ci sono stati 1.382 nuovi contagi, a Catania 1.589, a Messina 1.097, a Siracusa 946, a Ragusa 701, a Caltanissetta 490, a Trapani 442 e ad Enna 200.
Intanto ha destato sconforto la notizia di una intera famiglia siciliana sterminata dal Covid. E’ successo a Pietraperzia, in provincia di Enna, dove in un mese sono decedute sei persone che avevano deciso di non vaccinarsi. Il primo a morire era stato, poco più di un mese fa, il padre ottantenne. A nulla era valso l’arrivo dell’ambulanza, l’anziano è morto in casa. Poi era deceduta la moglie di 78 anni, un figlio di 50 anni e le due sorelle di 55 e 52 anni. Erano stati tutti ricoverati all’ospedale di Enna in gravissime condizioni. Morta anche un'altra parente, cognata della famiglia.