Liberati, infatti, alcuni posti, da domani gli accalappiacani preleveranno venti esemplari, tra quelli ritenuti maggiormente aggressivi, e li trasporteranno nelle strutture. Sarà data priorità alle zone in cui sono stati avvistati branchi più numerosi, vale a dire nelle contrade San Calogero, Muciare e Foggia. Diverse le segnalazioni di aggressioni o di una presenza massiccia di cani in queste località, inoltrate alla nostra redazione e segnalate anche all'amministrazione. Giusto pochi giorni fa ci eravamo occupati dell'allarme a San Calogero, davanti il sagrato della balisica, lanciato dallo stesso parroco, padre Tutino. Numerosi animali bivaccano sia nel piazzale davanti la chiesa, sia nella pineta, divenuta ormai da forse più di un anno la loro dimora stabile. Accalappiacani, in azione, quindi sul Monte Kronio, ma anche alla Foggia, teatro di diverse aggressioni, ed in contrada Muciare. In quest'ultima località pare che l'assessore comunale all'ambiente, Paolo Mandracchia, abbia parlato con il proprietario di un immobile dove decine e decine di cani sono diventati i veri padroni dell'area, chiedogli di provvedere allo sgombero e di fare in modo che gli animali non possano più accedervi. Una vera e propria emergenza in città, non solo nelle zone citate, ma un po' ovunque. Dalle periferie al centro storico, in grandi e piccoli branchi, anche alla fermata degli autobus ad accoghiere i turisti oppure all'interno dei cortili degli istituti scolastici. “Ormai il fenomeno è di una gravità tale che necessita si interventi straordinari” aveva dichiarato pochi giorni fa il sindaco di Sciacca Francesca Valenti, nonostante il rimprovero, dell'opposizione, di non essere intervenuta, a cento giorni dal proprio insediamento, al tamponamento del dilagante fenomeno. Come anticipato dalla nostra emittente, per fronteggiare il problema legato soprattutto ad una questione di pubblica sicurezza, il sindaco ha deciso di interessare la massima autorità in provincia, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede, che la Valenti incontrerà mercoledì, tra un paio di giorni. Nel frattempo, la soluzione momentanea della cattura di venti esemplari, tra i più aggressivi e nelle zone più critiche della città, è comunque un passo avanti.