La stessa cosa vale per chi ha effettuato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni. Lo prevede una circolare del ministero della Salute che aggiorna le misure di quarantena e autosorveglianza per i contatti stretti. Secondo il provvedimento, che si applica comunque a persone che non manifestano sintomi, la cessazione della quarantena è condizionata dall'esito negativo di un test finale rapido o molecolare. Inoltre è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 anche per i cinque giorni successivi. Nel dettaglio, la misura dei cinque giorni di quarantena nei casi di contatti stretti con positivi, si legge nella circolare, si applica ai "soggetti asintomatici non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (abbiano cioè ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni", e "ai soggetti asintomatici che abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che siano guariti da precedente infezione da covid da più di 120 giorni senza aver ricevuto la dose di richiamo". Diverse sono invece le disposizioni per chi ha la totale copertura vaccinale e ha fatto anche la dose booster o è guarito negli ultimi 120 giorni. In questi casi è disposta, come era già previsto da una precedente circolare del 31 dicembre scorso, solo l'autosorveglianza di cinque giorni e l'obbligo di indossare la mascherina Fffp2 per dieci giorni in tutto. Sempre se non sono emersi sintomi, non serve un tampone negativo in uscita, così come già prevedeva il decreto di fine dicembre. Intanto, restano ancora alti in Sicilia i numeri dei nuovi contagiati dal covid e anche dei decessi. Nonostante continui a diminuire la pressione negli ospedali, è un quadro complessivo che non ha consentito all'isola di passare in zona gialla, come ventilato. La regione, infatti, resterà ancora zona arancione, come prevede l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha lasciato invariato il colore dell'isola. Insomma, non sono ancora da zona gialla i numeri del covid in Sicilia. Secondo il report dell’Agenas degli ultimi giorni, i ricoveri nelle terapie intensive sono al 16%, mentre è rimasto invariato il dato di occupazione dei posti letto nelle aree non critiche degli ospedali. Anche il tasso di positività è sceso, insomma uno scenario che nelle ultime ore aveva fatto sperare in un passaggio dalla fascia arancione attuale a quella gialla, ma che non si è concretizzato nonostante la soglia delle intensive sotto il 20 per cento, che deve persistere per almeno due settimane e che non sono ancora trascorse.