e ridurre la percentuale di giovani che non studiano e non lavorano in Sicilia, promuovendo l’inclusione sociale attraverso percorsi di avvicinamento alla legalità e alla cultura.
È stata pubblicata la graduatoria definitiva dei progetti formativi rivolti a giovani tra i 14 e i 25 anni, residenti o domiciliati in Sicilia e in situazione di disagio socio-economico, con rilevanti ritardi formativi o rischi di devianza, prevedendo anche l’ammissione di soggetti stranieri o appartenenti a minoranze etniche, religiose o linguistiche.
Un progetto che rende protagonista il mondo dell’associazionismo, mettendo le sue esperienze sul territorio a disposizione delle scuole e delle università siciliane, ha dichiarato l’assessore regionale all'Istruzione e della Formazione professionale, Roberto Lagalla . Il progetto prevede lo svolgimento di attività educative laboratoriali, condivise tra associazionismo e istruzione e finalizzate al recupero dei ritardi scolastici ed alla maturazione di corretti stili di vita, ispirati a principi di legalità e inclusione. L'obiettivo è quello di colmare il gap educativo che caratterizza, in Sicilia, larghi strati della popolazione giovanile, soprattutto in aree territoriali a maggiore deprivazione economica e sociale, con l’auspicio di accrescerne il livello delle competenze e di superare i ritardi che tengono la nostra regione ancora lontana dal raggiungimento dei valori medi, italiani ed europei, relativi ai tassi di dispersione scolastica e di disoccupazione giovanile. Alla luce degli ulteriori disagi causati dalla pandemia, il progetto rappresenta, oggi ancora di più, una opportunità per il territorio e per tanti giovani in questo momento sfiduciati perché non occupati o non coinvolti in processi di formazione. Le istanze di partecipazione sono arrivate da diocesi, parrocchie e, in generale, il mondo dell’associazionismo, in partenariato con scuole superiori e università di tutte le province siciliane. Ad ogni progetto è assegnato un finanziamento massimo di circa 60 mila euro per l’avvio di attività formative che coinvolgeranno, per ciascuna azione, fino a un massimo di 25 allievi. In provincia di Agrigento i progetti approvati sono quattro.
Non solo i giovani. In tema di inclusione e sostegno, la Regione Siciliana ha istituito una linea telefonica diretta per fornire informazioni, assistenza e ascolto a chi vive i problemi legati a una condizione di disabilità. “Telefono D”, è il nuovo servizio rivolto a tutte le persone con disabilità, alle loro famiglie e alle associazioni che operano in questo ambito. Questo speciale “telefono amico” (091.6850618), in funzione cinque giorni alla settimana, è stato attivato dall'assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali. Al “Telefono D”, che sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 17, risponderanno assistenti sociali e operatori del diritto che saranno coadiuvati dai volontari dell’Associazione Ufficio nazionale del Garante della persona disabile