in occasione del centenario dalla morte del patriota Saverio Friscia, è stata rimossa, diversi anni fa, dall'aula consiliare e oggi si trova, praticamente abbandonata, in un sottoscala di Palazzo di Città, soggetta alle intemperie. È questa la prima segnalazione che riportiamo nella rubrica di oggi. Nell'epigrafe della targa si legge: “In quest'aula consiliare, essendo sindaco Giuseppe Turco, presidente del Rotary Club Giovanni Vaccaro, presenti le autorità costituite e rotariane, le rappresentanze politiche, sociali e culturali, i cittadini di tutte le estrazioni ideologiche, Francesco Cassar ha ufficialmente ricordato Saverio Friscia, patriota, sociologo e politico di Sciacca, combattente ai livelli nazionali ed internazionali, per la concreta affermazione dei postulati di libertà ed uguaglianza sociale. 6 dicembre 1986 anno del centenario dalla morte”. Dopo aver perso l'intitolazione di un istituto scolastico della città, per la memoria del Friscia arriva, dunque, quest'altro smacco. Si chiede, quindi, che la targa venga opportunamente restaurata e che trovi collocazione pubblica e definitiva, per evitare che la figura di Saverio Friscia venga dimenticata, nonostante sia stato protagonista dell'Unità d'Italia e, poi, deputato di sinistra per 7 legislature.
Continuiamo, adesso, con una delle più “classiche” segnalazioni. La sporcizia disseminata per le strade di Sciacca. Nonostante la buona notizia, data al nostro telegiornale dell’assessore Michele Bacchi, che durante lo scorso anno il Comune ha speso meno per la pulizia straordinaria del territorio, visto l’arretramento del fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti nelle periferie, c’è ancora da lavorare per eliminare del tutto la pratica balorda. Le immagini che vedete ci sono state inoltrate da un nostro telespettatore e si riferiscono allo spiazzo vicino la storica Porta San Calogero, a San Michele, precisamente lungo via Mazzini. C’è poco da aggiungere a quanto mostrato: c’è chi, abbandona sul posto di tutto. Auspicata la collocazione di telecamere che possano riprendere gli autori del gesto, così da poter elevare le dovute multe.
Per chiudere la rubrica di oggi, ci spostiamo in via Dante Alighieri. Questa volta la sporcizia che si trova ai bordi della strada non è da attribuire a cittadini incivili. Si tratta dei resti dell’alluvione dello scorso mese di Novembre, che ha riversato in zona fango, canne secche e recise, pietre ed altri detriti. La furia dell’acqua ha trascinato anche altri generi di rifiuti, tra plastica ed oggetti vari, ci sono persino un casco ed uno pneumatico. I residenti continuano a sollecitare la pulizia dell’area. Uno spettacolo indecoroso per i cittadini e per i turisti che iniziano ad arrivare in città. Si spera che finalmente si riesca ad intervenire.