andando avanti in questo modo sarà inevitabile che l'acqua torni in mano ai privati. È questa l'opinione di alcune associazioni di consumatori (tra cui Codacons, Konsumer, Legambiente, Titano ed altre) che evidenziano la gravissima situazione in cui versa la società interamente pubblica, i cui soci peraltro non sono nemmeno tutti i comuni agrigentini. Associazioni le quali evidenziano che mancherebbe la volontà politica difare funzionare l'azienda.