in ambito sanitario nella Regione Siciliana, arriva dall'Ugl Sicilia la richiesta inoltrata all'assessore regionale alla salute Ruggero Razza a colmare le gravi carenze negli organici del sistema sanitario e a prestare una maggiore attenzione ai territori complessi. "In Sicilia ci sono attualmente circa 8 mila lavoratori impiegati nell'emergenza Covid-19 con varie forme contrattuali, ovviamente a scadenza. Si tratta di personale titolato e opportunamente formato che, in questi anni di pandemia, si legge nella nota dell'Ugl, ha operato con sacrificio, passione ed abnegazione e che adesso merita l'inserimento in un percorso volto all'assunzione anche perchè c'è assoluto bisogno di forza lavoro all'interno delle Aziende ospedaliere e delle Aziende sanitarie provinciali. Sarebbe un peccato disperdere questo patrimonio in termini di esperienza delle risorse umane impegnate in questa impresa. Questo, in funzione del nuovo piano regionale sanitario, rimodulato alla luce dell'impiego delle somme stanziate con la misura sanità del Pnrr – sottolinea il sindacato - che di conseguenza impone una revisione degli organigrammi aziendali esistenti oltre alla creazione di nuove realtà. Nel progetto, infatti, è prevista com'è noto anche la realizzazione di 39 Ospedali di comunità, 146 Case di comunità e 49 Centrali operative territoriali. Tutti presidi di prossimità che necessitano di lavoratori per poter garantire la giusta assistenza socio - sanitaria alla popolazione. Auspichiamo quindi – conclude l'Ugl - un nuovo confronto con l'assessore perchè si possa trovare un punto di incontro per valorizzare ancor di più il nostro sistema sanitario regionale".