E’ la premessa d’obbligo per una edizione, quella del 2022, che non si potrà svolgere a causa dell’emergenza Covid nella sua veste storica, ossia con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Quel che è certo è che si farà e, infatti, è stata anche predisposta una bozza su date e modalità di svolgimento che però non è ancora stata approvata dall’amministrazione comunale. Si tratta, dunque, al momento di una ipotesi di lavoro e come tale ve ne rendiamo conto.
Prevede che il Carnevale di Sciacca si svolga, all’interno della Villa Comunale con ingresso del pubblico contingentato, e con spettacoli che dovrebbero vedere protagonisti “manufatti di cartapesta” con movimenti. La manifestazione si dovrebbe svolgere nel mese di aprile, spalmata sostanzialmente nei fine settimana, con serata conclusica prevista per domenica 1 maggio. Più giornate e diversi spettacoli in ciascuna delle serate dedicate al Carnevale di Sciacca, con circa 250 posti a sedere per assistere ad ogni singolo spettacolo di “ Cartapesta in allegria” come si pensa di denominare la manifestazione.
Questa, dunque, la nuova modalità di svolgimento attualmente ancora in fase di definizione da parte dell’amministrazione comunale. Al Carnevale di Sciacca in questa nuova veste dovrebbero essere ammesse sei associazioni culturali, regolarmente costituite e aventi sede legale nel comune di Sciacca che non dovrebbero realizzare veri e propri carri allegorici , ma manufatti in cartapesta, anche composti da più pezzi, con movimenti e illuminazione che sarebbero comunque oggetto di valutazione, assieme all’architettura, alla modellazione e alla decorazione. Piccole opere con dimensioni ridotte, ma non dovrebbe comunque essere consentito l’utilizzo di parti dei manufatti in cartapesta già usate nelle precedenti edizioni del Carnevale di Sciacca e le opere realizzate quest’anno dalle associazioni dovrebbero rimanere a disposizione del Comune anche nei prossimi mesi per poter essere eventualmente utilizzate nel corso di altre iniziative.
Quello che non dovrebbe cambiare rispetto al passato, è la modalità del concorso tra le associazioni partecipanti, che alla fine dovrebbe generare una classifica delle opere realizzate . Nulla di definito, dicevamo, ma se Carnevale dovrà essere seppure non a febbraio, ma in primavera, è necessario che si arrivi al più presto alla definizione di ogni singolo dettaglio. A meno che non si chieda l’ennesimo miracolo alle associazioni che dovrebbero realizzare questi manufatti in cartapesta.