Entrambi i soggetti erano ricoverati all'ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera. Si tratta di due anziani, una donna di 104 anni e un uomo di 85 anni. E' così salito a 37 il numero delle vittime a Sciacca dall'inizio della pandemia, una città che paga dunque un prezzo altissimo per ciò che concerne il numero di vite spezzate dal covid, dopo Canicattì che di vittime ne conta 50. Riguardo alle ospedalizzazioni, non accennano a svuotarsi gli ospedali agrigrentini. All'ospedale di Ribera, per esempio, alla data di oggi sono 32 i pazienti ricoverati in degenza ordinaria e 2 quelli in terapia intensiva. Insomma, nonostante si registri in linea generale un allentamento della curva e delle ospedalizzazioni, a livello provinciale ancora non si vedono grandi miglioramenti sia per ricoveri sia per nuovi contagi. Anche il fine settimana appena trascorso ha fatto registrare un aumento dei casi un pò ovunque, dai piccoli ai grandi comuni, a Sciacca così come a Ribera, San Giovanni Gemini, Santa Margherita Belice. Numeri che continuano ad aumentare anche nelle città dove si mantiene ancora abbondantemente sopra quota mille il numero dei contagi, come Agrigento, Canicattì, e Licata, ma anche nei piccoli centri come Aragona, Cianciana, Menfi. Da oggi intanto la Sicilia è tornata in zona gialla. Per chi è vaccinato non cambia nulla, per i non vaccinati (472mila in Sicilia) in zona gialla cade il divieto di spostamento dal proprio comune di residenza. Da domani, invece, 15 febbraio, scatta l’obbligo di green pass rafforzato sui luoghi di lavoro per gli over cinquanta. L’obbligo di vaccino per lavorare per questa fascia di popolazione scade il 15 giugno e il certificato verde, nelle sue varie forme, potrebbe iniziare a decadere passo dopo passo con la fine dello stato di emergenza, il 31 marzo. Ad oggi però, nessuna decisione è stata assunta e, non a caso, continua a tenere banco il dibattito sulla scadenza di tutte le restrizioni in vigore, a partire proprio dal green pass. Va comunque sottolineato che che la fine dello stato di emergenza non implica per forza di cose la fine del Green Pass o di altre restrizioni. Nell'ottica di una massima trasparenza nel percorso decisionale e nella condivisione dei parametri che porteranno al superamente del certificato verde, è logico supporre che a inizio primavera ci sarà un cronoprogramma più chiaro anche sul futuro del certificato.