Lo denuncia la Federconsumatori che in vista delle imminenti elezioni regionali lancia un appello ai candidati alla presidenza della Regione ad intervenire, a tal proposito non appena insediati. Solo poche settimane fa è stato illustrato il quadro generale e dettagliato regione per regione delle opere previste, degli investimenti, dei cantieri aperti, e dello stato di avanzamento delle progettazioni per contrastare il dissesto idrogeologico in Italia. Il resoconto, contenuto nella pubblicazione "ItaliaSicura”, parla chiaro: sono appena 50 gli interventi contro il rischio idrogeologico effettivamente conclusi in Sicilia, per un valore di 68 milioni di euro, a fronte dei 128 interventi richiesti dalla Regione Sicilia, per un valore complessivo di 178 milioni di euro. Un numero già esiguo, considerando che la Sicilia in realtà avrebbe bisogno di 962 interventi, e di 2,8 miliardi di investimenti, per mitigare realmente il rischio di alluvioni, frane, valanghe, erosione costiera ed altri disastri idrogeologici. “Come al solito – commenta il presidente regionale di Federconsumatori, Alfio La Rosa – venire a capo del groviglio delle responsabilità di questo immobilismo è una impresa ardua. Ma ciò non toglie che il ritardo è grave e pericoloso: andiamo incontro ad un nuovo inverno e, se sarà rigido e piovoso potrebbero esserci nuovi disastri, se va male, o solo disagi, se saremo fortunati. Di sicuro crollerà qualche altro pezzetto di Sicilia mentre tutti stanno a guardare”. Nel 2014 i Presidenti delle Regioni sono stati nominati "commissari straordinari delegati per il sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico" ed ai commissari Straordinari Delegati spettano proprio le attività di progettazione interventi, affidamento lavori, direzione lavori, e collaudi.