amministrative con il proprio simbolo e soggetti per i quali invece l'unico progetto vincente è quello di un'alleanza tra liste esclusivamente civiche. Al momento le conseguenze più significative di questa dicotomia risiedono in una spaccatura, che appare ormai inevitabile, del fronte di centrodestra soprattutto. Dove i dirigenti di Fratelli d'Italia, soprattutto nella prospettiva di un successo elettorale di Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia è accreditato dai sondaggi come possibile primo partito anche in Sicilia) vogliono chiaramente trarre il massimo beneficio possibile in termini di immagine. Ecco perché probabilmente insistono così tanto i dirigenti di Fdi nella necessità di essere identificabili dagli elettori. E così, quasi a riproporre le attuali schermaglie nazionali, appare sempre più possibile che alle elezioni amministrative di Sciacca non ci sarà uno schieramento tradizionale del centrodestra. L'intesa più accreditata al momento è quella tra Fratelli d'Italia e Diventerà Bellissima. Probabilmente potrebbero esserci ulteriori innesti di tipo centrista. Ma Forza Italia non farebbe comunque parte di questa partita. Così come non ne farebbe parte la Lega, che invece vede il parlamentare regionale Carmelo Pullara orientato a sostenere (con la denominazione di Lista Onda) il progetto alternativo delle liste civiche.
Raggruppamento quest'ultimo che vede discutere anche Sciacca al Centro di Fabrizio Di Paola, Salvatore Monte e Ignazio Bivona, all'interno di una platea che al momento vede in atto un negoziato con Sciacca Venti Ventidue di Bellanca, Mandracchia e Settecasi, Sciacca Terme Rinasce di Ambrosetti e Ferrara (con quest'ultimo che ha avanzato la sua candidatura a sindaco che però potrebbe fare un passo indietro), il gruppo Pullara e la lista centrista di Noi con l'Italia che fa capo a Giuseppe Ruvolo. Negli ultimi giorni a questo tavolo si è avvicinato anche l'Mpa di Roberto Di Mauro. Intesa possibile anche con loro, sempre però a condizione che anche questo gruppo, che a Sciacca fa riferimento a Lorenzo Maglienti, Antonio Casciaro e Vittorio Di Natale, faccia una lista civica, e non col simbolo. Senza lista civica potrebbe invece tornare ad allearsi con Fratelli d'Italia.
A questo tavolo di confronto guardano in tanti. Soprattutto vi guarda Ignazio Messina, il primo che ha annunciato la sua candidatura a sindaco, che al momento lavora con soggetti non caratterizzati politicamente ma che, come è evidente, punta ad un'alleanza elettorale. Anche per lui la questione del civismo è dirimente. Probabilmente l'ex sindaco attende di capire se ci siano forze disponibili a convergere sul proprio progetto, anche se è sempre più accreditato lo scenario che vede Messina pronto a chiudere volentieri un accordo con Fabio Termine, ritenendo in tal caso superfluo continuare a cercare altri alleati, considerando questo possibile accordo piuttosto vincente. Un accordo che come sanno tutti però è complicato, perché Messina vorrebbe che si raggiungesse confermando la sua candidatura a sindaco, mentre dalle parti di Mizzica non sembra esserci alternativa possibile ad una ricandidatura a sindaco di Fabio Termine in persona.
Al momento, come abbiamo detto più volte, le uniche forze politiche che non hanno veti incrociati reciproci sono Partito Democratico e Forza Italia. Potrebbero dunque organizzare un cartello elettorale comune, guardando ad un eventuale ballottaggio. Il quadro sommario della situazione attuale prefigura addirittura almeno cinque candidature a sindaco. I nomi che circolano, facilmente collocabili nei vari schieramenti, sono sempre gli stessi (oltre a quelli di Messina e Ferrara che lo hanno dichiarato apertamente, e oltre a quello di Fabio Termine che pur non avendolo dichiarato apertamente, tutti sanno comunque che sarà della partita). Calogero Bono sarebbe pronto a scendere in campo. Gli altri nomi possibili sono quelli di Fabrizio Di Paola, Matteo Mangiacavallo, Salvatore Monte e Filippo Bellanca. Simone Di Paola potrebbe essere l'eventuale candidato di bandiera del Partito Democratico, Mario Turturici quello di Forza Italia, ovvero uno dei due in caso di accordo elettorale.
Tutto è ancora in divenire. Ma a scompaginare il quadro (e di quasi tutti gli schieramenti) potrebbe essere il nome di Carmelo Burgio. Sono diversi i soggetti politici che cercano di convincere l'ex segretario generale del comune di Sciacca ad accettare una candidatura, con uno schieramento diverso da quelli che abbiamo elencato, con un'intesa possibile trasversale, da destra a sinistra. Ci sono tante pressioni in atto su Burgio, a cui si riconosce profonda preparazione e perfetta conoscenza di una macchina pubblica e burocratica, quella comunale, assolutamente piena di problemi. Carmelo Burgio al momento avrebbe dei dubbi personali e familiari. Ma il corteggiamento nei suoi confronti sembra proseguire senza sosta. A lui guardano anche soggetti non direttamente impegnati in politica, per i quali Carmelo Burgio sarebbe la figura migliore per rilanciare Sciacca e darle una prospettiva.