La consueta asta del pesce non si è svolta e i banchi per la vendita ripieni di posidonia sono stati sistemati al centro della carreggiata in via del Cantone, bloccando il traffico. I pescatori della piccola flotta di imbarcazioni impegnata nella pesca del pesce azzurro protestano perché da due anni aspettano che il porto venga dragato. Nel frattempo l’invaso si è insabbiato ed è ora pieno di posidonia. Alcune barche sono rimaste bloccate all’interno, altre, invece, per entrare e uscire dal porto sono costrette a manovre azzardate. Attualmente al porto sono in corso i lavori di ammodernamento e riqualificazione appaltati dall’assessorato regionale ai trasporti. La ditta ‘Cedit srl’ di Agrigento sta rifacendo la banchina ma per il dragaggio ha solo operato due giorni. “Per noi è prioritario che si intervenga nel ripulire il porto – spiegano i pescatori – e consentirci così di poter continuare a lavorare serenamente”. "Vogliamo che il presidente della Regione convochi una conferenza di servizi per sbloccare questa situazione. Il porto è inagibile. Le barche non possono entrare e uscire. Noi non possiamo lavorare. I lavori sono stati appaltati ma la ditta non li prosegue perchè c'è il problema della distruzione delle alghe. Ora basta". I pescatori hanno bloccato via del Cantone, una delle strade di uscita del borgo marinaro, piazzando una tenda e una bandiera italiana: non ce ne andremo finchè il problema non sarà risolto, dicono. Il problema si ripresenta periodicamente e i pescatori chiedono che vengano creati dei frangiflutti per impedire alla sabbia e alle alghe di depositarsi all'imboccatura e dentro il porto. Alcune barche sono rimaste bloccate all'interno, altre, invece, per entrare e uscire dal porto sono costrette a manovre azzardate. Attualmente al porto sono in corso anche lavori di ammodernamento e riqualificazione appaltati dalla Regione. Quella appena trascorsa è stata un'altra notte di presidio tra fuochi e tende quella appena trascorsa per i pescatori di Selinunte che continuano a bloccare da ieri la zona della borgata di Marinella in segno di protesta. I pescatori ieri sera hanno montato le tende e hanno acceso i fuochi per riscaldarsi. Nella borgata è scattata una gara di solidarietà: ristoranti e attività commerciali hanno preparato gratuitamente piatti caldi che i pescatori e loro famiglie hanno consumato direttamente nella zona del presidio. “Andremo avanti ad oltranza sino a quando il problema non verrà risolto” hanno spiegato i pescatori che, anche oggi, continueranno a bloccare l’unica via di passaggio nella zona del porto. In segno di solidarietà tutte le attività commerciali di Marinella di Selinunte oggi rimarranno con le saracinesche abbassate.