che stanno organizzando per il 26 febbraio una manifestazione popolare per richiamare l'attenzione, ancora una volta, sullo stato di isolamento in cui si trovano molti piccoli comuni della provincia a causa sulle condizioni in cui versa la SP 32 che collega Cianciana e Ribera. Condizioni già compromesse da anni di mancata manutenzione, ma che dallo scorso mese di novembre sono peggiorate a dismisura.
"La Sicilia - spiega Leoluca Orlando, presidente dell'Anci Sicilia - ha bisogno di risultati, di riscatto, di normalità. Sosteniamo che i cittadini non possano essere le vittime di un sistema mal funzionante. A loro vanno garantite condizioni di sicurezza ineccepibili, sopratutto per chi ha la strada come unica fonte di lavoro".
Con la manifestazione di sabato prossimo, il Cartello Sociale intende sollecitare i vertici di ANAS e il commissario del Libero Consorzio dei comuni agrigentini ad intervenire per ripristinare al più presto le condizioni per una normale e sicura mobilità. Inoltre, il Cartello Sociale ritiene indispensabile che gli Enti competenti facciano una riflessione sulla fragilità delle infrastrutture viarie del territorio che si caratterizzano per la loro precarietà che spesso si traduce in pericolosità. Tutte le previsioni sull'evoluzione degli effetti climatici confermano, infatti, che episodi come quelli già registrati a novembre del 2021 potrebbero manifestarsi sempre più spesso. Sindaci dei comuni agrigentini interessati hanno dato l'adesione in massa alla protesta del 26 febbraio. All'iniziativa promossa dal Cartello Sociale, prenderanno parte i primi cittadini di: Alessandria della Rocca, Cianciana, Menfi, Calamonaci, Ravanusa, Grotte, Aragona, Sciacca, S. Elisabetta, Agrigento, S. Margherita, Lucca Sicula, Montevago , Villafranca, Caltabellotta, Sambuca di Sicilia, Cattolica Eraclea, S. Giovanni Gemini, Bivona, Ioppolo Giancaxio, Cammarata, Siculiana, Burgio, S. Stefano Quisquina, Camastra, Montallegro, Campobello di Licata, Favara, Montallegro, Castrofilippo, Calamonaci e S. Biagio Platani.