Sembra essere questo l'interrogativo dell'Opposizione di centrodestra all'indomani dei timori che Francesca Valenti non ha nascosto in ordine ad un processo di trasferimento dei beni del patrimonio termale da Palermo a Sciacca che, improvvisamente, ha subito un forte rallentamento. Se oggi al sito Risoluto.it l'ex sindaco Fabrizio Di Paola definisce la Regione un "muro di gomma" che è lo stesso che due anni e mezzo fa ha fatto chiudere gli impianti, spiegando anche che a suo dire le preoccupazioni del sindaco sono normali ma tardive, i gruppi consiliari di Alternativa Popolare, Progetto Sciacca, Udc, Forza Italia e Sciacca al Centro ritengono che l'ipotesi paventata dallo stesso sindaco di possibili condizionamenti politici sulla vicenda è sicuramente grave, soprattutto se fino all'altro ieri Francesca Valenti dichiarava che c'era un sostanziale asse privilegiato con l'assessore Baccei. "O forse – si domandano i gruppi di centrodestra – il sindaco ha avviato la fase della comprensione, capendo bene che la vicenda termale è ingarbugliata più di quanto previsto, tipo Girgenti acque, la sanità e i rifiuti?". Finalmente – dicono i gruppi consiliari di opposizione di centrodestra – il sindaco si è svegliata e ha compreso che la battaglia sarà dura". Per la minoranza la campagna elettorale sarebbe perfino una pagina ingiallita nella mente dell'attuale amministrazione comunale. Sul tema Terme oggi anche l'intervento di Franco Zammuto, segretario della Camera del Lavoro: "Se l'allarme lanciato ieri dalla sindaca sulla mancata consegna delle Terme al Comune è una chiamata alla mobilitazione e alla protesta – dice Zammuto – si sappia che la camera del Lavoro è pronta per qualunque iniziativa o azione si renda necessaria". Per il sindacato comunque sarebbe stato auspicabile che oltre all'apprezzabile informazione alla città sul ritardo della Regione su quanto concordato con il comune, in un clima di incomprensibile silenzio, il sindaco facesse sapere all'opinione pubblica se si sia fatto in modo di potere ottenere quanto era stato promesso senza ulteriori indugi di tipo elettoralistico o burocratico. "Se nessuna iniziativa è stata messa in atto – dice il segretario della CGIL – chiediamo alla sindaca di convocare urgentemente un incontro con cittadini, parti sociali, associazioni, comitati e politca del territorio per decidere tutti insieme quali iniziative assumere per fare sentire la protesta in maniera vibrante, visibile ed efficace.