quella della piazzetta Mura di Vega, la cui chiusura era stata oggetto di vibrate proteste anche nel corso del recente incontro con l’assessore Venezia nell’ambito di un più generale intervento finalizzato a sollecitare una riqulificazione del “Verde pubblico urbano”. La villetta di San Michele era stata chiusa semplicemente perché era andato in pensione il custode. Adesso è stato incaricato un dipendente comunale che oltre al servizio di custodia ha provveduto a eseguire la necessaria manutenzione di piante e fiori, viste le condizioni di degrado in cui versava l’area. La villetta di San Michele è stata, dunque, riaperta ma solo dalle 8.30 alle 12.30 e dal lunedì al venerdì. Un risultato a metà, per il quale Cittadinanzattiva torna a chiedere fortemente che la villetta venga aperta anche il pomeriggio e nei giorni di sabato e domenica, ritendono non necessaria e indispensabile la presenza costante e continuativa di un custode, se il problema è quello di doversi attenere alle ore d’ufficio. Succede anche questo a Sciacca, ossia che la possibilità di fruire degli spazi pubblici sia condizionata agli orari lavorativi del personale comunale.
Sulla villetta di San Michele, peraltro, nel corso del recente incontro con l’amministrazione comunale, la delegazione di Cittadinanzattiva ha riproposto con forza la problematica del mancato utilizzo delle somme di un progetto di “democrazia partecipata” 2019, risultato vincente, e riguardante opere di miglioramento del giardino pubblico in questione.
Ostacoli tecnico-burocratici avrebbero finora bloccato l’utilizzo di queste somme e, quindi, l’intervento di riqualificazione della villetta. Tutto ciò nonostante le iniziative e l’impegno profuso dalle associazioni che avevano preso a cuore questo spazio cittadino. Peraltro, Cittadinanzattiva non manca di far notare come la villetta di San Michele sia stata riaperta, ma senza che si sia provveduto a installare una nuova panchina sul belvedere panoramico, in sostituzione di quella che era stata tolta perché in pessime condizioni. L’amministrazione aveva assicurato che in pochissimi giorni avrebbe provveduto, ma rileva Cittadinanzattiva è stata una promessa non mantenuta.