quello operato dal sindaco di Ribera Matteo Ruvolo non è stato un tagliando, come impropriamente definito dal sindaco, in realtà si è trattato di un “rimpasto” (e non di un azzeramento), finalizzato ad escludere e sostituire due assessori. E' questo il commento di Emanuele Macaluso, sostituito nei giorni scorsi dal sindaco insieme a Giuseppina Zabbara, per fare spazio in giunta ai neo assessori Davide Caico e Giovanni Di Caro. In una lunga nota diffusa oggi alla stampa, l'ex assessore manifestata tutta la sua amarezza per ciò che è successo e per una “verifica” dopo poco più di un anno dall’insediamento della giunta, che non era stata sicuramente concordata con gli esclusi, si legge nella nota. L'avvocato Ruvolo, prosegue l'ex assessore, mi aveva voluto al suo fianco, assicurandomi ed annunciando pubblicamente che, in caso di vittoria, avrei ricoperto la carica di vicesindaco (non “a tempo determinato”) per portare avanti un programma mirato al rilancio socio-culturale di Ribera e finalizzato principalmente a svolgere un’azione amministrativa distante da logiche politiche che in passato hanno avuto poco a cuore l’interesse comune e la partecipazione alla vita politico-amministrativa da parte delle giovani generazioni. In questo progetto ho creduto, e per tale progetto ho lottato e mi sono impegnato con entusiasmo, soprattutto perché ero stato scelto per rappresentare l’idea di nuovo che avrebbe portato all’auspicato “cambiamento”. Fin dal primo momento, aggiunge Emanuele Macaluso, mi è stato chiesto di rinunciare alla carica di vicesindaco e ho accettato di buon grado la sollecitazione, per spirito di collaborazione, per preservare la coesione interna della giunta e per tuffarmi fin da subito nell’impegno amministrativo, occupandomi anche di compiti spesso al di fuori delle competenze del mio assessorato. Purtroppo ho potuto operare poco, principalmente a causa della pandemia e della carenza di risorse finanziarie, ma sono orgoglioso di aver portato a termine, nonostante le difficoltà oggettive riscontrate, alcune belle iniziative e per essere stato al servizio della comunità cercando di dare il massimo. L’epilogo di questa breve esperienza politico-amministrativa, per l'ex assessore della giunta Ruvolo non trasmette certo un bel messaggio ai tanti giovani, e non solo, che avrebbero voluto avvicinarsi al mondo politico, e che avevano visto nei giovani assessori designati in prima battuta una reale speranza di cambiamento. Macaluso, nonostante l'invito alla collaborazione formulata dal sindaco, conclude ritenendo incoerente poter pensare di continuare a partecipare ad un progetto che continua ad essere rallentato ed intralciato dagli stessi “giochetti politici” che hanno determinato la sua esclusione dalla compagine amministrativa, e dai quali il promesso progetto di cambiamento, a suo dire, avrebbe dovuto essere completamente esente.