mentre scende la media dei ribassi di aggiudicazione. Secondo l’Osservatorio di Ance Sicilia, l’associazione dei costruttori edili, dei 1.794 bandi pubblicati durante il 2020, dopo un anno risultano aggiudicate 1.049 gare, pari al 58,4%, mentre non si hanno più notizie delle rimanenti 745 gare. Quanto agli importi a base d’asta, su quasi 4 miliardi offerti al mercato la cifra aggiudicata è stata poco più di 2,4 miliardi (62,3%). La media dei ribassi di aggiudicazione è scesa al 22,5%.
Le percentuali migliorano ulteriormente valutando solo i bandi più consistenti, relativi a opere di importo superiore alla soglia comunitaria: su 166 gare bandite ne sono state aggiudicate 122 (73,4%) e 44 sono quelle di cui dopo un anno non si hanno più notizie.
In questo quadro specifico, notevole è stata la prestazione degli Urega, le stazioni appaltati regionali. Su 32 gare di propria competenza ne hanno aggiudicato 31 e solo una si è persa ; su circa 290 milioni di euro, sono stati affidati lavori per 287 milioni.
L’associazione dei costruttori edili di Sicilia evidenzia come la performance delle stazioni appaltanti si è mantenuta in linea con l’anno precedente solo per il numero di bandi aggiudicati, mentre per gli importi c’è stato un significativo avanzamento.
L’Osservatorio di Ance Sicilia analizza poi in dettaglio i soli bandi pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, che nel 2020 sono stati 205 per 319 milioni: 114 le gare aggiudicate ad un anno dal bando per 173 milioni (54,2%), 91 quelle di cui si sono perse le tracce ) per 146 milioni.
Alla luce di questi dati, Ance Sicilia prende atto con soddisfazione del fatto che l’efficienza delle stazioni appaltanti nell’Isola sia tornata ai livelli pre-crisi del biennio 2007-2008. Infatti, sempre in riferimento ai soli bandi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, facendo un confronto con gli anni precedenti, per ritrovare percentuali analoghe bisogna risalire al 2006, quando le gare aggiudicate furono il 55,3%.
E’ stato svolto un buon lavoro– evidenzia Santo Cutrone presidente di Ance Sicilia - anche se resta comunque ancora molto da fare, perché nell’attuale condizione di crisi del mercato delle opere pubbliche riuscire ad aggiudicare anche quel 40% che manca all’appello sarebbe sicuramente un notevole contributo alla ripresa del settore.