delle classi seconde della scuola primaria "M. Rossi" che stanno curando, nel giardino dell’istituto di via Enrico De Nicola. In questi giorni i piccoli alunni hanno arato, concimato e ripiantato le piantine che durante le lunghe vacanze natalizie erano state beccate e mangiate dagli uccelli e rovinate dal mal tempo. Un imprevisto trasformato in insegnamento: i ragazzi hanno, così, capito, attraverso l'esperienza diretta, quanto delicato e impegnativo sia il lavoro del contadino, che può andare incontro ad innumerevoli problemi e variabilità. L’esperienza diretta dei bambini, che ai giorni d’oggi sempre più di rado hanno la possibilità di stare realmente a contatto con la natura, insegna loro non solo le regole di madre natura, ma anche come vivere insieme e prendersi cura, assieme agli altri compagni, di qualcosa che hanno seminato e visto prendere vita. Un progetto, quello dell’orto didattico, altamente formativo che viene riproposto ogni anno all’istituto comprensivo guidato dalla dirigente, Paola Triolo e che si conclude, puntualmente, con la distribuizione ai piccoli contadini, delle verdure e degli ortaggi prodotti e raccolti. L’iniziativa, infatti, ha il duplice obiettivo di avvicinare le giovani generazioni sia al rispetto dell’ambiente, sia ad una corretta e sana alimentazione, che comprenda i prodotti locali delle nostre terre. Un’attività, dunque, multidisciplinare che coinvolge, come sempre, l’ ufficio regionale agricoltura e foreste con il referente Giuseppe Bacchi, l’ufficio educazione alla salute dell’ASP con Daniela Ferrara in prima fila, la Coldiretti rappresentata da Santina Interrante ed altri enti.