ovverosia quello dell'agricoltura. In appena 4 mesi il costo del carburante per usi agricoli è più che raddoppiato, passando dai 70 centesimi al litro dello scorso mese di novembre a un euro e 45 centesimi del prezzo odierno, così come ci è stato segnalato da un imprenditore agricolo che ha rinunciato ad acquistare il carburante, ritenendo evidentemente che il costo della cosiddetta “benzina agricola” sia troppo elevato per rendere minimamente remunerabile il lavoro.
Una situazione che dunque si estende al tessuto produttivo e che, evidentemente, sta vedendo anche il mondo dell'agricoltura alle prese con una condizione assolutamente drammatica della propria attività