che la convenzione sottoscritta nel 2007 comprendeva la consegna degli impianti di 43 territori”. Lo precisa oggi al nostro Telegiornale Marco Campione, presidente di Girgenti Acque, replicando in tal modo alle recenti osservazioni di Vincenzo Lotà, presidente dell'Assemblea Territoriale Idrica, che al nostro microfono ha detto che l'ente gestore, di fronte alla resistenza di 16 comuni su 43, avrebbe potuto rinunciare al suo programma piuttosto che lamentarsi. “Ma è stato soltanto nel corso del 2008 che noi ci siamo visti negata la consegna delle reti dei 16 comuni”, spiega ancora Campione. Volendo così dire che quand'anche si potesse decidere di rinunciare (malgrado Girgenti Acque fosse stata vincitrice di una gara per un affidamento trentennale) sarebbe stato complicato farlo dopo la sottoscrizione del contratto. Una precisazione, quello del capo di Girgenti Acque, che si inquadra nella vicenda dei 130 milioni di euro in più (questa la stima fatta dallo stesso Campione) che i cittadini dei comuni che consegnarono gli impianti hanno pagato nel corso degli anni. Un dibattito che dunque continua a registrare una polemica a distanza tra le parti, soprattutto in merito al celebre dossier che il Comune di Sciacca ha predisposto nei confronti delle presunte inadempienze del gestore idrico e al vero e proprio braccio di ferro riguardante la facoltà da concedere o meno alla parte chiamata in causa di prenderne eventualmente visione. Una questione, quella della gestione delle risorse idriche, che vede Girgenti Acque sotto i riflettori anche in merito alla recente notizia dell'avvio, programmato per il prossimo mese di maggio, dei lavori di completamento del secondo stralcio della rete fognante cittadina e del secondo modulo del depuratore comunale. Data, quella del maggio 2018, indicata dal commissario unico Enrico Rolle ad un privato cittadino di Sciacca che ha chiesto notizie in merito. Nemmeno il sindaco Francesca Valenti ne era a conoscenza, come lei stessa ha ammesso al nostro Telegiornale. Sullo sfondo c'è però la questione tra le questioni, ossia: chi dovrà realizzare questo intervento? Dovrebbe farlo Girgenti Acque, di cui però il Comune intende disfarsi. Francesca Valenti è certa che i lavori inizieranno, a prescindere da chi dovrà realizzarli. Sei milioni di euro l'investimento previsto. Lavori che i vertici di Girgenti Acque dicono da tempo di essere pronti ad iniziare, anche sulla base della disponibilità del relativo progetto esecutivo. Al centro del conflitto tra Girgenti Acque e l'ATI c'è il Comitato Intercomunale per l'Acqua Pubblica, che da un lato accusa il gestore idrico di essere inadempiente, ma dall'altro lato ce l'ha anche con il sindaco di Menfi accusandolo di difendere solo gli interessi dei 16 comuni che non consegnarono gli impianti, abbandonando al loro destino tutti gli altri.