viabilità interna e potenziamento dei porti. Sono stati questi i temi del convegno che si è tenuto ieri ad Agrigento, dal titolo: “Il Ponte sullo Stretto: opera strategica per lo sviluppo dell’intero sistema infrastrutturale siciliano”.
All’evento, organizzato dall’Ordine degli architetti di Agrigento, con la collaborazione della Consulta Regionale degli Architetti e dell’Università eCampus, hanno partecipato gli Ordini professionali dell’area tecnica e i rappresentanti del cartello sociale e delle categorie produttive, che hanno patrocinato l’iniziativa.
“Sappiamo bene che il PNRR ha tradito le aspettative dei cittadini poiché non prevede nulla di rilevante per le infrastrutture per il nostro territorio – ha spiegato Rino La Mendola – in questo contesto, seguendo il percorso già tracciato nell’ottobre scorso con il convegno organizzato dalla Rete delle professioni tecniche, abbiamo rilanciato con forza a determinazione la necessità e l’urgenza di un nuovo piano di investimenti per la realizzazione di infrastrutture importanti per il nostro territorio.
A conclusione dell’evento è stato condiviso un documento finale, una sorta di manifesto della società civile sul tema delle infrastrutture ad Agrigento.
L’ordine degli Architetti, il Cartello Sociale, la rete delle professioni tecniche e le categorie produttive della provincia di Agrigento chiedono a Stato e Regione un nuovo piano di investimenti speciali per dotare il territorio di un aeroporto raggiungibile in meno di un’ora, chiudere l’anello autostradale su strada gommata in modo da servire anche territori attualmente isolati come quello agrigentino, dotare il territorio regionale di una rete dell’alta velocità su strada ferrata che raggiunga anche la provincia di Agrigento, potenziare i porti della Sicilia, con particolare attenzione alla fascia centro-meridionale e garantire la manutenzione della viabilità interna.
“Con il manifesto - conclude La Mendola - ci presenteremo alla politica per chiedere quali passi avanti sono stati compiuti rispetto agli impegni assunti lo scorso 30 ottobre e per rilanciare l’importanza strategica del ponte di Messina per lo sviluppo dell’intero sistema infrastrutturale siciliano”.