Scongiurato un nuovo fermo, dopo quello del mese scorso, che avrebbe potuto generare problemi negli approvvigionamenti e danni ai comparti produttivi, a partire dall’agricoltura. Situazione che nell’isola era stata vissuta il mese scorso con il blocco dei tir che, seppure per pochi giorni, aveva causato conseguenze negative per la commercializzazione dei prodotti tipici nei mercati del centro e nord Italia, a cominciare dalle arance di Ribera. Le organizzazioni di categoria hanno deciso, alla fine di non aderire alla manifestazione dei “tir lumaca” in programma oggi a livello nazionale, ma soprattutto hanno revocato il blocco dei mezzi annunciato per il 4 aprile prossimo. Nonostante i problemi legati al caro gasolio, prevale la linea del dialogo con il governo nazionale, alla luce del protocollo proposto dal vice ministro alle infrastrutture Bellanova alle sigle sindacali che rapprentano gli autotrasportatori. In Sicilia niente blocchi, ma è stato già chiesto un incontro con il governo della Regione per applicare le regole del protocollo siglato a livello nazionale. L’assessore Falcone ha assicurato che si sta predisponendo un tavolo di confronto allargato alla grande distribuzione e alle rappresentanze degli agricoltori. Intanto giusto ieri il governo ha varato il pacchetto di misure per contrastare gli aumentati costi. Il taglio delle accise sui carburanti ammonta a 25 centesimi e resterà in vigore per tutto il mese di aprile. Prevista inoltre una riduzione dei pedaggi per l’autotrasporto di ulteriori 20 milioni nel 2022 oltre all’esonero dal versamento dei contributi per il funzionamento della Autorità di regolazione dei trasporti e l’istituzione di un fondo per il sostegno del settore con risorse da quantificare.