per alcuni sopralluoghi e per un incontro tecnico-politico. Questa l'ultima iniziativa del candidato a sindaco Ignazio Messina (l'unico che lo è ufficialmente), che con i rappresentanti delle liste che lo sostengono (Sciacca Terme Rinasce, Onda e Sciacca Venti/Ventidue) punta evidentemente a dimostrare che gli impegni assunti in favore di una visione futura della città basaia su interventi ispirati dalle competenze sono concreti. E così ieri si è vista in città la professoressa Valeria Scavone, docente di Architettura, impegnata con le sue lezioni anche al Consorzio universitario di Agrigento. Messina, e insieme a lui Michele Ferrara, Gioacchino Settecasi e altri professionisti locali che orbitano attorno all'operazione politica Messina, hanno raggiunto alcuni dei luoghi più vulnerabili della città dal punto di vista idrogeologico. Tra le tappe anche la via Lido, chiusa dal giorno del nubifragio del 10 e 11 novembre, compresi gli edifici che sono stati evacuati. Nel pomeriggio all'hotel Torre del Barone c'è stato poi l'incontro conclusivo. E ha destato un po' di sorpresa la presenza, al tavolo dei relatori, del professor Giuseppe Gangemi, luminare dell'Urbanistica ma sicuramente anche una indiscussa personalità politica, essendo stato peraltro assessore con le amministrazioni (assai diverse da loro) Cucchiara e Turturici. I tempi evidentemente cambiano, e oggi Ignazio Messina, senz'altro maturato rispetto alla prima volta che vinse le elezioni nel 1993, ha evidentemente bisogno anche del contributo di idee di Gangemi. È inevitabile immaginare a questo punto, non escludendo che questa ipotesi corrisponda a nient'altro che ad un volo pindarico, che uno dei tecnici che ieri era seduto a relazionare al Torre del Barone, sarà l'assessore all'Urbanistica che Messina nominerà quando saranno ufficializzate le liste. E se fosse proprio il professore Gangemi?