lo stesso che dopo l'annuncio della candidatura di Michele Ferrara ha compiuto un passo indietro per aderire al progetto di Ignazio Messina, terrà una convention per parlare dei propri progetti, tutti caratterizzati dall'aggettivo "diffuso". Ovverosia: Turismo diffuso, Terme diffuse, Albergo diffuso. E ancora: accessi al mare, Teatro, Arte, Riserve naturali, Carnevale, Verde, Parcheggi, Strutture per la Terza età, Agricoltura e Industria Arte e Natura. Dicono, quelli di Sciacca Terme Rinasce, che bisogna fermare la fuga di cervelli, che occorra utilizzare le nuove tecnologie e le risorse del territorio con idee e progetti da realizzarsi con gli occhi sul futuro e sulla creazione di lavoro diffuso e benessere per tutti. Certamente all'incontro prenderà parte anche lo stesso Ignazio Messina, che è ancora l'unico candidato a sindaco ufficiale per una tornata elettorale di cui non si conosce ancora la data. Il punto era all'ordine del giorno dell'ultima seduta di giunta regionale. Ma ancora una volta è stato rinviato. Pare che si attenda ancora di conoscere l'orientamento di Roma in merito al giorno dei 6 Referendum sulla Giustizia, per cercare una uniformità. La data ancora più accreditata è quella del 12 giugno, ma a Palermo comincia a serpeggiare l'ipotesi di uno slittamento ulteriore e, addirittura, di un accorpamento in autunno tra amministrative e regionali. Un'ipotesi difficile ma, anche sulla base delle attuali tensioni internazionali e su possibili svolte che naturalmente nessuno si augura, non impossibile.
Ma torniamo alle trattative politiche. Nel centrodestra c'è un momento di stallo. L'ipotesi di un ricompattamento del fronte, con l'ingresso di Forza Italia, sembra comunque concretizzarsi sempre di più. Così come rimane la più accreditata la candidatura di Fabrizio Di Paola. Un ricompattamento dello schieramento che ha visto nei giorni scorsi Mario Turturici, coordinatore cittadino forzista, opinare che comunque sarà un ricompattamento incompleto, considerato che la Lega che, con la lista Onda si è già schierata con Ignazio Messina, ha già fatto una scelta diversa. Osservazione a cui Carmelo Pullara in persona ha risposto con una provocazione non certo raccoglibile, ovverosia invitando il centrodestra a seguire la Lega con Ignazio Messina. Il gruppo Cusumano intanto non ritiene necessario che l'ingresso di Forza Italia nel centrodestra di Sciacca debba essere deciso fuori dal perimetro cittadino, non condividendo dunque l'ipotesi di Mario Turturici che questa scelta debba spettare ai parlamentari regionali agrigentini La Rocca Ruvolo e Gallo. La trattativa non è ancora finita, ma sembra mancare poco. Si sta cercando adesso di convincere Sicilia Futura (l'ex deputato regionale Cascio e l'ex assessore Sabella) a completare questo percorso. Ma quest'ultimo raggruppamento, che ricordiamo è rappresentato nell'attuale amministrazione Valenti da Nino Venezia, sarebbe al centro di numerosi confronti, dal Pd a Messina.
I Democratici continuano a provare a convincere Fabio Termine e il suo entourage a fare un accordo elettorale. Una strada oggettivamente complicata, soprattutto dopo che Mizzica ha espresso nei confronti del gruppo dirigente del Pd opinioni tutt'altro che lusinghiere. Dalle parti di Mizzica comunque sono in atto interlocuzioni più che con soggetti politici veri e propri con singole personalità. I centristi dovrebbero avere un ruolo anche a queste elezioni. Si sa che c'è il gruppo "Noi con l'Italia" di Peppe Ruvolo che non ha ancora fatto una scelta. Non è chiaro ancora nemmeno l'orientamento dell'Udc, il cui segretario Nicola Assenzo starebbe parlando (anche lui) con Fabio Termine, mentre si parla anche di un'ipotesi di una presenza di una lista democristiana organizzata da Totò Cuffaro, non si sa ancora in appoggio a quale candidato.
Ma della partita elettorale, e non necessariamente come candidato alla carica più importante del comune dovrebbe essere anche l'avvocato Stefano Scaduto, già candidato a sindaco civico nel 2009 e nel 2017, promotore di diverse iniziative tra le quali il Centro studi intitolato ad Alcide De Gasperi. Diversi dei protagonisti della politica saccense hanno parlato con lui. In questa fase, secondo indiscrezioni accreditate, sarebbe in atto un dialogo serrato con lo stesso Partito Democratico. Gli scenari però anche qui sono tutti da costruire. L'ipotesi più accreditata al momento è quella che potrebbe vedere ai nastri di partenza 4 candidati a sindaco. Si partirebbe da Ignazio Messina, il centrodestra ricompattato (o quasi) dovrebbe puntare su Fabrizio Di Paola, c'è poi Fabio Termine, sostenuto da Mizzica e Movimento 5 Stelle (almeno fino a questo momento) e, infine, un candidato sostenuto dal Partito Democratico. Si è fatto più volte il nome di Simone Di Paola, ma l'oggettiva ascesa delle quotazioni dello zio Fabrizio tende ad escludere questa ipotesi. Il quadro politico è in continuo divenire, e la scadenza delle Regionali è un fatto che sta avendo un'incidenza interessante sulle amministrative, come dimostra anche lo stesso impegno assunto da Roberto Di Mauro nella costruzione dello schieramento di centro destra in favore della candidatura di Fabrizio Di Paola. Ma la sensazione adesso è che fino a quando non si conoscerà la data certa delle elezioni amministrative, i negoziati subiranno un inevitabile rallentamento.