cesserà lo stato di emergenza nazionale e verranno meno tutta una serie di restrizioni.
Oltre mille gli attuali positivi, quelli ufficiali, ma il dato appare sottostimato posto che tanti ormai non ricorrono ai drive-in e neanche alle farmacie autorizzate per effettuare i tamponi, ma li fanno a casa acquistando i test anche on line. Anche il tracciamento, quello che dovrebbe effettuare l’ASP, è ovviamente saltato con questi numeri.
Il dato confortante è che l’elevato numero di contagiati non ha fino ad oggi determinato una impennata di ricoveri, seppure oltre al Covid Hospital di Ribera sia ancora necessario destinare ai pazienti positivi anche la medicina dell’ospedale di Agrigento.
Il virus circola soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione e nonostante le regole della quarantena siano state ridimensionate, fino ad essere eliminate del tutto dal 1° aprile quando rimarranno a casa solo i positivi, di fatto le classi sono già oggi svuotate, come avveniva anni fa nel picco dell’influenza. La novità sulle scuole è che rientreranno in servizio docenti e personale Ata no vax, in questi mesi sospesi e senza stipendio,k seppure gli insegnanti dovranno essere destinati ad altra attività, non potranno tornare in classe fino alla fine dell’anno scolastico.
Anche le forze dell’ordine che non si sono vaccinate in questi mesi rientreranno in servizio e tornando alle loro mansioni. Di fatto rimarranno sospesi solo gli operatori sanitari no vax e fino al 31 dicembre.
Sul fronte vaccinazioni, peraltro, ormai da settimane gli hub sono deserti. Si attendono decisioni in ordine al mantenimento di queste grandi strutture, ma intanto all’Hub di contrada Perriera a Sciacca, aperto solo la mattina con un medico e un infermiere in servizio, è stato ulteriormente ridotto da 36 a 18 ore settimanali il contratto degli amministrativi.
Addirittura al centro di vaccinazione pediatrica dell’ospedale si accorpano le poche prenotazioni in giornate specifiche.
Indubbiamente il venir meno dell’obbligo del super green pass per tantissime attività, a partire dal 1° aprile, ha generato come effetto quello di veder ridurre significativamente le vaccinazioni.
Tra pochi giorni, infatti, non sarà più necessario esibire il certificato ottenuto con la vaccinazione per accedere a bar e ristoranti all’aperto, ma anche per prendere un mezzo pubblico, entrare nei negozi e in uffici, andare dal parrucchiere. Sarà necessario ancora per piscine, palestre, cenrtri benessere, cinema, teatri, discoteche, cerimonie e feste. Per tutto il resto sarà sufficiente esibire il green pass base, quello che si ottiene con il tampone negativo, ma anche questo dal 1° maggio verrà del tutto abolito.
Intanto sono stati diffusi questa mattina i dati Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali sull’andamento del Covid in Italia. L’occupazione dei posti letto la settimana scorsa è aumentata in dieci regioni e tra queste c’è la Sicilia. Nell’isola risulta occupato l’8% dei posti disponibili nelle terapie intensive ( la scorsa settimana era al 7%) e il 25% dei posti letto ordinari rispetto al 24% della settimana precedente. Cresce anche l’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti.