a Montevago con a bordo 34 cittadini ucraini in fuga dalla guerra, c'era anche Shanya, una femmina di bouledogue francese. E' stata proprio lei la prima a salire sul pullman della missione "Un cuore per l'Ucraina", organizzata dal comune di Montevago e dall'associazione di volontariato "A cuore aperto", insieme ad Eugenia, la sua inseparabile proprietaria. La storia di Shanya è comune a tanti altri cani ed animali fuggiti anche loro dalla guerra. Nelle immagini che arrivano dall’Ucraina e dai suoi confini, insieme ai cittadini che fuggono si vedono anche cani e gatti. In braccio o nei trasportini, con il collare o al guinzaglio, anche loro fuggono dalla guerra, accompagnati dai loro umani. Li si vede spuntare tra i bagagli o in braccio ad adulti o ragazzini: l’ennesima conferma che questi animali fanno parte della famiglia, come si dice spesso, anche in situazioni molto drammatiche. Del bouledouge francesce salito sul bus umanitario per Montevago si sono presi subito cura i volontari a bordo del pullman. Avevano precedentemente preparato il cibo destinato a Shanya, salvo poi scoprire che non andava bene a causa di una allergia di cui soffre l'animale. Ma per fortuna, la sua proprietaria Eugenia aveva con sè cibo a sufficienza per qualche giorno e Shanya ha potuto affrontare così il lungo viaggio dalla Polonia a Montevago. Una volta giunta nel centro belicino, è stata poi visitata da un veterinario e adesso ha a disposizione tutti i prodotti adatti alle sue esigenze alimentari e le medicine necessarie.