della gestione dell’esercizio finanziario dell’anno 2020 che attiene agli ultimi nove mesi della passata consiliatura che oggi il consigliere comunale di opoosizione Nicola Inglese sferra un nuovo duro attacco all'amministrazione comunale. E’ naturale chiedersi, osserva Nicola Inglese, come farà l’amministrazione Ruvolo, non potendo più fare riferimenti alla gestione contabile del passato, a giustificare le proprie inadempienze attraverso presunte e inventate difficoltà economiche derivanti dai precedenti bilanci visto che in questi primi 17 mesi al governo della città il sindaco Ruvolo e i componenti dell’attuale maggioranza non hanno fatto altro che dichiarare di avere trovato nel bilancio del Comune una disastrosa situazione contabile per giustificare i disservizi e il degrado in cui si trova attualmente la città, un ingannevole slogan, un'accusa infondata. La verità sulla regolarità dei precedenti bilanci, prosegue la nota di Nicola Inglese, è venuta fuori sia dagli indiscutibili atti sia dal pronunciamento della Corte dei Conti oltre che dai Revisori dei Conti recentemente nominati dall’attuale amministrazione i quali, nella relazione sul consuntivo in approvazione nel prossimo Consiglio Comunale, hanno espressamente attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione esprimendo giudizio positivo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2020. Tale giudizio positivo sui bilanci degli anni precedenti, espresso dalla Corte dei Conti e dai Revisori, per Nicola Inglese dovrebbe indurre il sindaco Ruvolo e coloro che lo sostengono a smetterla di usare false argomentazioni per non ammettere i propri limiti nella quotidiana gestione della cosa pubblica. Dovrebbe essere scontato per ogni consigliere comunale e prevalentemente per chi amministra o fa parte di una maggioranza consiliare, conclude l'esponente della minoranza, avere il dovere e l’obbligo verso i propri elettori e verso tutta la cittadinanza di assumersi le personali responsabilità sulla gestione della cosa pubblica e sulla incapacità di trovare soluzioni per risolvere gli evidenti bisogni della città di Ribera.