presso l’Unità Operativa complessa di urologia dell'ospedale "Giovanni Paolo II" di Sciacca e a lanciare l'allarme è oggi Cittadinanzattiva con la sua rete del Tribunale per i diritti del malato. A causa della gravissima carenza di personale medico che non consente il regolare svolgimento dei turni di reperibilità e sottopone gli operatori sanitari in servizio a turni di lavoro penalizzanti, sono stati sospesi i ricoveri e rinviati gli interventi chirurgici programmati, anche di malati con gravi patologie e con il rischio di un peggioramento in termini di progressione della malattia. Sono tantissime le segnalazioni raccolte dal Tribunale per i diritti del malato. Segnalazioni girate dal movimento all'Asp di Agrigento in una nota indirizzata al commissario Mario Zappia.
Prima risposta e seconda domanda e risposta
Una condizione difficilissima che va avanti ormai da più di un mese, da quando cioè già a fine febbraio l'assenza per malattia di 3 medici su 4 aveva costretto il reparto a fermarsi. Da allora, è cambiato poco o nulla e nessun provvedimento è stato intrapreso dall'azienda sanitaria. Anche adesso, alla carenza di personale si aggiunge l’attuale assenza di medici per motivi di salute ma anche l’imminente scadenza di contratti a tempo determinato, che non si sa se saranno o meno rinnovati. E nel frattempo, l'attività dell'unità operativa è di fatto bloccata e a rischio c'è la sopravvivenza stessa del reparto.
risposta
Il Tribunale per i diritti del malato chiede con urgenza al commissario dell'Asp di conoscere, a fronte di una pianta organica di complessivi 7 medici, quanti medici risultano oggi in servizio in urologia, quanti di essi a tempo determinato, quanti con altra tipologia di contratto e relativa scadenza e quanti assenti per malattia.