i fondi che la Regione Siciliana aveva accordato la scorsa estate per sostenere l'avvio del funzionamento della nuova società consortile. Tutti gli altri non lo hanno ancora fatto, o perché non hanno presentato istanza di erogazione delle somme alla Regione (stiamo parlando del plafond di 10 milioni di euro che, però, devono transitare dalle casse delle singole municipalità) o perché, pur avendo presentato la predetta istanza, non hanno ancora "girato" i fondi ad Aica. Risultato: dei 10 milioni di euro attesi al momento la società consortile ha incamerato poco meno di 550 mila euro, derivanti dai versamenti fatti da appena 5 comuni, nella fattispecie Campobello di Licata, Castrofilippo, Grotte, Lucca Sicula e Sant’Angelo Muxaro. Il dirigente generale delle Autonomie locali ha comunicato a 21 comuni (tra questi ci sono anche Calamonaci, Cattolica Eraclea, Ribera, Sambuca di Sicilia, e Villafranca Sicula) di non avere ancora ricevuto la necessaria istanza di erogazione delle somme. Il rischio è che in mancanza di richiesta queste somme verranno cancellate.
Il presidente dell'assemblea dei sindaci di Aica Alfonso Provvidenza da' atto solo ai comuni di Caltabellotta e Sciacca di avere adempiuto all'approvazione dei relativi provvedimenti. Ci sono altre 12 amministrazioni comunali che hanno fatto la richiesta alla Regione, tuttavia i fondi sono ancora nelle rispettive casse municipali. Lo stesso prefetto ha sollecitato i sindaci ad adempiere regolarmente. Si sa che al momento Aica non versa certamente in buone acque.
La gestione del servizio ha bisogno di disponibilità economiche. Provvidenza (che è anche sindaco di Grotte) in una lettera inviata a tutti i sindaci soci di Aica ha rilevato come diverse amministrazioni abbiano manifestato di fatto un percorso di mancata e reale collaborazione finalizzata al successo di una gestione pubblica del servizio idrico integrato. In tale direzione c'è un comune, quello di Licata (l'unico che non ha ancora versato le quote sociali) che continua a dirsi critico sulla esistenza stessa di Aica. "Come Presidente dell’Assemblea dei Sindaci non posso che manifestare rammarico per le diverse inosservanze degli Enti soci che aggravano l’attuale situazione di Aica", dice Provvidenza. Il quale fa notare anche come l'assenza di quello che viene definito "un adeguato stock iniziale di risorse finanziarie determina rilevanti difficoltà con particolare riferimento ad una efficace attività di manutenzione ordinaria delle reti, spesso lamentata proprio da quei Comuni che non provvedono al suddetto trasferimento. La situazione è aggravata dal disequilibrio economico generato, principalmente, dal noto aumento dei costi dell’energia che tende ad erodere tutti gli sforzi compiuti in questi primi mesi dall’azienda".