Non sarà lui, a meno di sorprese che eventualmente sarebbero clamorose, il candidato del centro destra alla guida della città di Sciacca alle prossime amministrative. Pare che l'ex sindaco abbia già notificato la propria decisione ad alcuni dei dirigenti delle forze politiche che compongono lo schieramento e a Roberto Di Mauro, il deputato all'Ars dell'Mpa che ha lavorato a lungo (evidentemente con gli occhi sulle prossime Regionali) per ricostruire lo schieramento proprio attorno al nome di Di Paola. Una decisione, quella di rinunciare alla candidatura, che scaturisce da un quadro che al penalista sarebbe apparso poco chiaro, per non dire a tinte fosche, intravedendo una spinta motivazionale generale poco intensa ma, soprattutto, qualche manovra probabilmente sospetta, a partire da un possibile fuoco amico pronto ad impallinarlo. E dire che sul suo nome il fronte del centrodestra si era pressoché ricompattato, con Fratelli d'Italia e il gruppo Cusumano (oltre ovviamente all'Mpa di Di Mauro) che hanno sin da subito manifestato un forte sostegno nei suoi confronti. Ma inizialmente Forza Italia era rimasta fuori dalle trattative del centrodestra, per poi rientrarvi proprio su auspicio dello stesso ex sindaco, malgrado l'ennesimo smacco da lui subito nei mesi scorsi da parte dei dirigenti forzisti. È atteso per i prossimi giorni l'annuncio ufficiale di Fabrizio Di Paola, che probabilmente convocherà una conferenza stampa. Non si può negare, in ogni caso, che nel suo stesso gruppo Di Paola avesse faticato non poco per convincere i suoi più stretti collaboratori (Salvatore Monte e Ignazio Bivona su tutti) ad un'alleanza con Forza Italia. A rivelarlo d'altronde è stata la presenza di entrambi alla tappa saccense del tour del candidato alla presidenza della Regione Cateno De Luca, che ha suscitato qualche malcontento. Centro destra che adesso è chiamato a individuare un altro candidato. Potrebbero tornare ad alzarsi le quotazioni di Matteo Mangiacavallo, anche se si apprende che Diventerà Bellissima (a cui il parlamentare ex Movimento 5 Stelle ha aderito) non farà una sua lista ma sarà presente con propri candidati dentro la lista di Fratelli d'Italia.
Il Partito Democratico sembra in procinto di convincere a candidarsi l'avvocato Salvatore Mannino, un nome (ma soprattutto un cognome) particolarmente rilevanti sulla scena politica cittadina. Figlio dello stimato professore in pensione Pasquale, che è stato anche parlamentare regionale, nipote dell'ex ministro Lillo, per Salvatore Mannino sarebbe un semi debutto in politica, visto che recentemente si è impegnato in prima persona come attivista con il Movimento delle Sardine, che ha visto il suo fondatore Mattia Santori venire eletto consigliere comunale a Bologna. Mannino è un nome che metterebbe d'accordo il centrosinistra e attorno al quale potrebbero convergere almeno tre liste, due delle quali ispirate dal Partito Democratico, nel tentativo in ogni caso di ampliare il raggio d'azione, magari coinvolgendo quell'area di centro rimasta fedele all'ideale democristiano ma soprattutto alle posizioni del papà o dello zio. Se questa ipotesi venisse meno, e alla luce della rinuncia alla candidatura di Fabrizio Di Paola, potrebbero tornare alte le quotazioni di Simone Di Paola.
Per quanto riguarda il gruppo politico di Mizzica, si attende che finalmente Fabio Termine convochi la stampa per annunciare la scontata notizia della sua ricandidatura a sindaco. Al momento l'alleanza è solo con il Movimento 5 Stelle, quella frangia capeggiata dall'ex consigliere comunale Alessandro Curreri, anche se è noto che Termine (che la settimana scorsa ha definitivamente respinto le ultime residue avances del Partito Democratico) ha intavolato diverse trattative con singoli soggetti politici, compresi quelli centristi (Udc e Noi con l'Italia) compresi nomi noti della vita pubblica.
Ignazio Messina continua la sua lunga campagna elettorale, iniziata a fine gennaio con l'annuncio ufficiale della sua discesa in campo, con i suoi alleati che hanno già fatto stampare i simboli delle liste con le quali parteciperanno. Lo hanno fatto la Lista Messina (ovviamente ispirata dal candidato a sindaco), la Lista Onda, la Lista Sciacca Terme Rinasce e la Lista Sciacca VentiVentidue. Sono già diversi i candidati che sui social hanno pubblicato i loro volantini. E tra i candidati più o meno a sorpresa di questo raggruppamento politico, a suscitare curiosità è l'ex assessore Franco Lo Bue, uno dei personaggi storici del Partito Comunista e dei suoi eredi, che sarà candidato con la Lista Messina. A sostenerlo come suo grande elettore l'ex candidato a sindaco nel 1999 e nel 2012 Gioacchino Marsala.
Il quadro sembra dunque completo. Ma non è detto. C'è tempo fino al 18 maggio per presentare le liste. C'è qualche incertezza su alcuni movimenti che potrebbero organizzarsi. Sicilia Futura, che fa riferimento all'ex parlamentare Salvatore Cascio, all'ex assessore Alberto Sabella e all'assessore in carica Nino Venezia, non ha ancora preso una decisione. Le sensibilità all'interno sono diverse. Trattandosi di un soggetto di centro è chiaro che c'è chi vorrebbe sostenere Messina, chi il centro destra e chi il centro sinistra. Non va dimenticato che alle prossime elezioni ci saranno anche candidati riferibili all'ex governatore Totò Cuffaro. Insomma: può succedere davvero ancora di tutto.