Giuseppe Caruana, il protocollo attuativo, per la provincia di Agrigento, del Protocollo d’intesa Video-allarme antirapina per le imprese orafe. Il documento si inserisce nel quadro del protocollo d’intesa del 4 dicembre 2020 tra il Ministero dell’Interno e Federpreziosi-Confcommercio-Imprese per l’Italia, che mira all'implementazione e all’aggiornamento - su tutto il territorio nazionale - dei sistemi di videosorveglianza e allarme antirapina. Strumenti che, collegati con gli apparati delle sale operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, aumentano i livelli di tutela degli operatori economici. Il protocollo firmato in Prefettura prevede la costruzione di un sistema integrato che favorisca l’interscambio di informazioni e l’utilizzo di sistemi aggiornati di videosorveglianza e sicurezza, oltre a regolamentare l’utilizzo di strumenti tecnologici capaci di agevolare la collaborazione degli esercenti con le Forze di polizia. Un sistema che potrà essere anche di supporto all’attività investigativa svolta dalle Forze dell’Ordine creando una rete interattiva di sorveglianza del territorio. Il sistema “video allarme antirapina”, infatti, sarà configurato in base al dettagliato Disciplinare Tecnico previsto dal Protocollo nazionale, in modo che ne sia garantita l’interazione con le piattaforme installate presso le sale e le centrali operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, trasmettendo direttamente le immagini in tempo reale nel rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati personali. Al fine di promuoverne l’adesione da parte delle imprese del territorio, sono previste iniziative e incontri tra gli operatori del settore orafo-gioielliero della provincia in tema di prevenzione e sicurezza con la partecipazione di personale delle Forze di polizia nonché la regolamentazione dell’utilizzo di strumenti tecnologici, quali le applicazione social, per segnalare casi anomali riguardanti tentativi di raggiri, truffe, furti con destrezza o tentativi di rapina. Nella consapevolezza che tale strumento, se adeguatamente utilizzato, può contribuire a sviluppare le attività tese a incrementare le misure di sicurezza per gli operatori al dettaglio di un settore come quello della gioielleria che, da sempre, vive in modo particolarmente pesante il problema, l’iniziativa è stata accolta con grande favore in un territorio, quello agrigentino, che ha registrato episodi che hanno destato particolare preoccupazione. L’adozione del protocollo nella provincia di Agrigento costituisce la prima esperienza nella Regione Sicilia. In tal senso ne è stato riconosciuto il valore anche sociale nell’ottica di una sicurezza intesa in senso lato e condiviso nell’auspicio di una sempre maggiore percezione della sicurezza come bene comune riconosciuto come tale dalla collettività.