Il virus è ancora tra noi e non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia”.
Con queste parole, Santo Pitruzzella, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Agrigento, rivolge oggi un appello ai cittadini a rispettare le norme anti-contagio anche se, dallo scorso 31 marzo, il Governo ha dichiarato la fine dello stato di emergenza.
“Indossare la mascherina quando si è a contatto ravvicinato con altre persone – prosegue il Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Agrigento – protegge noi stessi e gli altri e, a dimostrazione di quanto questo principio sia valido, basti pensare che quest’anno l’influenza ha colpito pochissimi soggetti. D’altronde, evidenzia Pitruzzella basta davvero poco: indossare la mascherina, areare i locali, distanziamento e lavaggio delle mani. Quattro semplici regole che ci aiutano a combattere il Covid e a diminuire il rischio di assistenza ospedaliera ai soggetti fragili. Mi appello – ha detto il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia – al senso di responsabilità affinché si possa, una volta per tutte, scrivere la parola ‘fine’ a questo periodo buio che ha cambiato il nostro quotidiano”.
L’appello del Presidente dell’ordine dei medici arriva nel periodo in cui effettivamente all’allentamento delle misure restrittive in vigore da due anni con la cessazione della fine dell’emergenza, non corrisponde ad una significativa riduzione della circolazione del virus, anzi. I contagi giornalieri rimangono alti, seppure sul fronte ospedaliero si registri ormai da settimane un progressivo calo dei ricoveri. I reparti covid sono sempre però impegnati nella gestione dei casi che riguardano ormai prevalentemente anziani e soggetti fragili con diverse patologie. Altri due decessi in provincia sono stati segnalati nel bollettino diramato dall’ASP di Agrigento ieri sera. Hanno interessato i comuni di Montallegro e Palma di Montechiaro.
Si sperava già in questo periodo di poter restituire alle loro originarie funzioni diverse strutture nell’isola e, invece, in provincia di Agrigento, oltre al Covid Hospital di Ribera anche il San Giovanni di Dio è ancora impegnato nella gestione dei pazienti covid in degenza ordinaria. Il virus non allenta la corsa e non a caso oggi l’Ordine dei Medici della Provincia ha ritenuto necessario un appello alla prudenza in considerazione, peraltro, di quello che sta emergendo sull’ultima variante la XE. Secondo quanto dichiarato dall’infettivologo Antonio Cascio direttore dell’unità operativa di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo ha preso le caratteristiche peggiori in termini di contagiosità di Omicron e Omicron 2. Anche le persone vaccinate corrono il rischio di infettarsi, ma con tre dosi di vaccino si è adeguatamente protetti dalle forme gravi della malattia. Anche chi ha già avuto il Covid può contagiarsi di nuovo, ma quasi sempre senza sintomi. In Italia un picco di contagi, ricoveri e morti si è registrato tra gennaio e febbraio di quest’anno, seguito da un calo e poi da un picco di ripresa. La curva dovrebbe iniziare a scendere da metà aprile e proseguire così fino all’estate.