è stata completata nel porto di Lampedusa la rimozione delle imbarcazioni di grandi dimensioni utilizzate dai migranti per arrivare sull’isola, ed è stata inoltre effettuata una importante azione di pulizia dei fondali sui quali si erano depositate parti meccaniche o altro materiale delle stesse imbarcazioni”. Lo dice il sindaco di Lampedusa Totò Martello.
La maggior parte delle imbarcazioni di grandi dimensioni era stata rimossa a febbraio con l’utilizzo di un pontone e di un rimorchiatore. Adesso, con questo secondo intervento sono state prelevate le altre imbarcazioni e grazie al lavoro di alcuni sommozzatori sono stati “ripuliti” i fondali del porto dove si era depositato materiale di vario tipo. Il sindaco di Lampedusa ha evidenziato il ruolo determinante dell’Agenzia delle Dogane che ha accolto le sue innumerevoli richieste affinché si potesse attivare e completare questa importante azione di bonifica ambientale, necessaria a ripristinare condizioni di sicurezza all’interno dell’area portuale ed alla tutela del mare.
Un problema, quello dei barconi utilizzati dai migranti e poi abbandonati a riva, presente su tutta la costa agrigentina. Negli anni l’associazione Mareamico ha ripetutamente denunciato il fenomeno e chiesto la rimozione di quel che è rimasto degli “sbarchi fantasma”. Alcuni interventi sono stati effettuati, anche nel litorale di competenza del Circomare di Sciacca, ma diverse imbarcazioni sono ancora presenti a Torre Salsa come in località Zingarello, nella costa di Realmonte, come anche di Palma di Montechiaro.
Negli ultimi anni si è assistito ad una riduzione del fenomeno degli sbarchi fantasma nel litorale agrigentino, meno di dieci lo scorso anno rispetto ai circa 80 che si registravano nel 2017-2018 e 2019.