Il passo indietro compiuto da Fabrizio Di Paola ha indotto il deputato regionale di Attiva Sicilia a mettersi al lavoro per il relativo progetto politico che dovrebbe fare capo alla sua persona. A sostenerlo al momento Fratelli d'Italia (che ingloberà anche nella stessa lista i candidati espressione di Diventerà Bellissima) ed Mpa. Non dovrebbero esserci grossi problemi alla convergenza sul suo nome anche da parte di Forza Italia. Si attende di capire cosa farà Sciacca al Centro, dove sono note alcune resistenze nel rapporto con Forza Italia che seppure a fatica sarebbero state digerite nel caso in cui il candidato fosse stato Fabrizio Di Paola. La cosiddetta "lista del sindaco" (con i candidati al consiglio che dovrebbero essere individuati dallo stesso Mangiacavallo) dovrebbe essere quella dell'Udc, il cui segretario Nicola Assenzo è già operativo in tale direzione. Questa coalizione punta ad ottenere anche il sostegno della lista Insieme per Sciacca, quella che fa riferimento tra gli altri all'ex deputato regionale Salvatore Cascio e agli ex assessori Alberto Sabella e Nino Venezia. La prospettiva a cui si ambisce è quella di un sostegno da parte di 6 liste. Se così fosse si tratterebbe di una interessante corazzata.
Dalle parti del Partito Democratico si attende che l'avvocato Salvatore Mannino sciolga la riserva sulla sua disponibilità a candidarsi a sindaco. A sostenerlo eventualmente dovrebbero essere due liste. Nelle ultime ore, anche evidentemente alla luce dei movimenti in atto, compresa la candidatura di Matteo Mangiacavallo nel centro destra, si torna a parlare con insistenza di nuovi contatti tra i Dem e il gruppo politico di Mizzica. Il deputato regionale Michele Catanzaro ha scelto la strada del silenzio, e anche Fabio Termine al momento preferisce non rilasciare commenti. Politicamente, ma la nostra è solo un'ipotesi, la fisionomia che sta assumendo il quadro delle possibili candidature sta suscitando qualche interrogativo in più in ordine all'obiettivo di una sintesi possibile. E dire che nei giorni scorsi era sembrato piuttosto definitivo l'ennesimo no del gruppo di Mizzica ad una possibile intesa con il Pd. Cosa è cambiato dunque? Stando a quanto si apprende sarebbe stato il Movimento 5 Stelle, a livello di esponenti parlamentari, a sottoporre all'attenzione di Fabio Termine l'ipotesi di una valutazione più attenta e ponderata di una possibile intesa con il Pd, verso la convergenza su un progetto alternativo che evidentemente sarebbe più consistente di quanto rischino di non esserlo due candidature a sindaco separate. Il senatore Rino Marinello al nostro telegiornale oggi non conferma né smentisce questa ipotesi. Vedremo dunque cosa accadrà.
Domani pomeriggio intanto nel Giardino del Mediterraneo dedicato ai caduti di Nassiriya, Messina terrà un'altra conferenza stampa. Stavolta presenterà alcuni dei candidati al consiglio comunale della sua lista di riferimento, che si chiamerà Lista Messina. Inoltre Messina annuncerà un progetto di riqualificazione dell’area. Infine illustrerà quella che ha presentato come la sua “Maratona Elettorale”, un progetto articolato in 30 giorni che gli consentirà, con tappe di 1 km al giorno a piedi, di girare ogni zona e quartiere della città incontrando personalmente i cittadini e ascoltando ogni loro esigenza. Messina dunque va avanti, anche nella prospettiva di possibili ulteriori ampliamenti della sua coalizione. A cui come si sa guarda anche il gruppo Cascio-Sabella-Venezia, che è chiamato anche a considerare l'ipotesi di sostenere Matteo Mangiacavallo. Per la situazione attuale, per come emerge nella giornata odierna, il panorama di possibili candidature a sindaco potrebbe scendere a 3. Ma è decisamente troppo presto per definire i contorni delle squadre in campo.