dell’ex Ato Agrigento 1, gli stessi che da anni ormai hanno raggiunto significative percentuali di raccolta differenziata e che sono stati recentemente premiati dal Presidente della Regione e dall’Assessore Regionale all’energia.
Dalla Regione però non arriva ancora il via libera ai progetti di ampliamento del Centro di Compostaggio di contrada Santa Maria e della discarica di contrada Salinella. Impianti ubicati nel comune di Sciacca che hanno raggiunto da tempo la capienza e che costringono i comuni a conferire i rifiuti nelle strutture di altre province con un notevole aggravio dei costi che ricade, alla fine, sui cittadini che pagano la Tari.
Da anni si punta ad ampliare gli impianti saccensi e i progetti del centro di compostaggio e della discarica hanno anche ottenuto i finanziamenti, ma i lavori non partono perché si attende l’autorizzazione da parte della Regione. Questione che oggi è stata rimarcata nel corso di una conferenza stampa tenuta dal presidente della SRR e alla quale hanno partecipato sindaci e assessori.
Se dall’assessorato regionale competente non arriverà a breve la convocazione della conferenza di servizi, andremo a Palermo a sollecitare il via libera all’avvio dei lavori, hanno dichiarato, evidenziando anche l’esigenza che, nell’immediato venga prorogata la deroga già concessa in passato dalla Regione e oggi scaduta, che consente di superare il limite di rifiuti che si possono conferire al centro di compostaggio di contrada Santa Maria a Sciacca. Struttura questa che ormai da anni non è in grado di reggere l’enorme quantitativo di umido che viene prodotto nei comuni dell’ato costretti così a ricorrere ad altre strutture. Ma mentre conferire a Sciacca ha un costo di 160 euro a tonnellata, negli altri impianti siciliani il costo lievita a 250-300 euro a tonnellata.
C’è l’esigenza ormai impellante di ampliare il centro di contrada Santa Maria e nell’immediato ottenere dalla Regione una ulteriore deroga al quantatitivo di rifiuti che ogni comuni può conferire. Altrimenti sarà una estate drammatica.
Altra questione è quella della discarica di contrada Salinella, chiusa dal febbraio 2020 con l’indifferenziata che viene portata nelle discariche di altre province, anche lontane, con costi elevati. Eppure da anni si parla dei due progetti di ampliamento dell’impianto saccense. Srr e sindaci intendono ottenere le autorizzazioni necessarie alla realizzazione dei progetti di ampliamento per poter tornare ad utilizzare la discarica di Sciacca.